In questi giorni il mondo dell’arte sta dando il meglio di sé: iniziative di charity oppure aperture a tutti dei propri archivi. Naturalmente rimane la mancanza delle mostre e dei musei, ma il contatto fisico, sebbene sia la cosa più importante, è solo una parte dell’esperienza dell’arte e allora grandi istituzioni hanno dato libero sfogo alla fantasia e hanno creato progetti davvero molto interessanti.
La Fondazione Trussardi, diretta da Massimiliano Gioni, ci ha portato in esuberanti “Viaggi da camera”, chiedendo a grandi nomi dell’arte contemporanea di mostrare il loro universo privato in questo periodo di arresti domiciliari collettivi. E allora ecco che Giorgio Andreotta Calò, Maurizio Cattelan, Emilio Isgrò, i MASBEDO, Marzia Migliora, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Marinella Senatore, Patrick Tuttofuoco, Nico Vascellari, Francesco Vezzoli e moltissimi altri aderiscono immediatamente all’iniziativa, facendoci dimenticare fin dal primo momento il voyerismo da grande fratello.
Naturalmente il loro modo di documentare le mura domestiche non si limita alla cronaca, ma si spinge nell’universo dell’immaginazione. Ad esempio con Maurizio Cattelan vediamo una lucertola che cammina su un labirinto tracciato sul pavimento, mentre Giuseppe Penone, che con le sue opere parla del forte rapporto che può scaturire tra natura e cultura, tra società industriale e “biologica”, gira un video di 30 secondi di uno specchio in un bosco. Patrick Tuttofuoco si lancia invece in un ritratto di famiglia surreale e colorato, un “incontro ravvicinato” tra mani che stringono quelle che sembrano pietre venute da pianeti lontani.
La lista dei viaggi da camera degli artisti che ci mostrerà la Fondazione Trussardi è ancora lunga e nonostante l’insistenza non siamo riusciti a farci dare qualche immagine in anteprima da spoilerare. Naturalmente i protagonisti sono gli artisti, ma ognuno di noi può partecipare con il proprio personalissimo viaggio da camera: basta pubblicare su Facebook o Instagram aggiungendo l’hashtag #viaggidacamera e taggando la Fondazione Nicola Trussardi. Buon viaggio allora, l’unico che in questo periodo possiamo permetterci.