Valorant, il nuovo gioco di Riot Games, sta mietendo un gran successo anche in questa fase di closed beta, cioè accessibile solo a un pubblico ristretto, a scopo di collaudo, ottenendo un pubblico simultaneo di 1,7 milioni di utenti su Twitch. La comunità cresce a ritmi serrati, dunque, e con questa anche il numero di giocatori molto attenti ai dettagli. E così ecco che c’è chi ha fatto notare che Vanguard, la tecnologia che anti-cheat, che si occupa di limitare le scorrettezze nel corso delle partite, pur efficace, si avvia all’accensione del PC ove è installato il titolo, ma lo fa anche quando non si gioca.
Gli sviluppatori si son dunque affrettati a chiarire la situazione. Vanguard sfrutta un componente software che si installa a livello di kernel, cioè la parte più intima di Windows, e proprio per questo dispone di tutti i privilegi da amministratore del sistema. Soprattutto, per questo, è indipendente dal gioco stesso e si avvia ogni volta insieme al resto del sistema operativo. Si tratta di una soluzione tecnologica necessaria per evitare i cheat più raffinati e Vanguard, assicurano da Riot Games, guarda solo a questi. Per contro, alcuni utenti sostengono, a ragione, che una tecnologia così intrusiva rischia di esporre il PC a grosse falle di sicurezza, senza contare che, di fatto, tocca fidarsi ciecamente dello sviluppatore del gioco. Non il massimo, per chi sta attento alla sicurezza del proprio computer.
Rimane ovviamente la possibilità di disintallare Valorant, e in questo caso, ovviamente, si disinstallerà anche Vanguard.