Il concerto, in realtà, fu tutto meno che memorabile: secondo il racconto di JoyDiv.org, Bernard Sumner aveva la febbre e gli incassi in biglietteria non bastarono neanche per ripagare la benzina. Nel viaggio di ritorno in macchina, poi, Ian Curtis ha avuto la sua prima crisi epilettica e la band ha dovuto portarlo in ospedale. Sul palco, il cantante era affascinante e allo stesso tempo inquietante. «Spiccava rispetto al resto della band, i movimenti del braccio e il modo in cui girava indietro gli occhi era spaventoso. La band aveva un suono tetro e usava i pad per la batteria elettronica, all’epoca era una cosa piuttosto unica. Insomma, sapevo che ero di fronte a qualcosa di speciale», dice Crabb.
Foto: Jonathan Crabb