Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, è intervenuto oggi sulla questione dei voucher che gli organizzatori di concerti possono dare agli acquirenti di biglietti, al posto del rimborso in denaro, in caso di cancellazione degli eventi causa Covid-19.
La questione è stata molto discussa soprattutto a causa dei due concerti cancellati di Paul McCartney, a Lucca e Napoli. A seguito del malumore espresso dal pubblico, che si è lamentato del fatto di dover usare il voucher per assistere a concerti di altri altri artisti organizzati dallo stesso promoter (in questo caso D’Alessandro e Galli), stamattina McCartney ha preso posizione definendo la cosa scandalosa e invitando gli organizzatori a fare la cosa giusta.
È seguita la replica di D’Alessandro e Galli: «Questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul McCartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione». E poi: «Ci siamo già impegnati per il 2021 a recuperare quasi tutti gli spettacoli programmati per il 2020 e stiamo lavorando per aggiungerne altri, per offrire la più ampia scelta a coloro che dovranno spendere il voucher a seguito di un concerto cancellato».
L’intervento di Franceschini cambia le carte in tavola. «È evidente» ha detto il ministro citato dal Corriere della Sera «che la ratio della norma è che il voucher valga solo per un concerto dello stesso artista e che se questo non si terrà, lo spettatore avrà diritto al rimborso. Il Parlamento credo potrà intervenire in conversione per togliere ogni dubbio interpretativo sulla norma».