Come riporta il Guardian, Twitter ha annunciato un grosso giro di vite contro account legati alla teoria del complotto QAnon – una teoria del complotto nata negli Stati Uniti ma oggi diffusa in tutto il mondo, molto complicata, che coinvolge la presidenza Trump, lo stato profondo americano e un presunto giro di pedofili di alto profilo tra i Democratici contro cui Trump starebbe segretamente lottando.
We’ve been clear that we will take strong enforcement action on behavior that has the potential to lead to offline harm. In line with this approach, this week we are taking further action on so-called ‘QAnon’ activity across the service.
— Twitter Safety (@TwitterSafety) July 22, 2020
Il social network ha annunciato l’intenzione di bloccare gli url associati a contenuti relativi a QAnon impedendo che vengano condivisi e di restringere circa 150mila account associati con contenuti del genere. A scatenare il giro di vita la percezione che tali contenuti “hanno il potenziale di scatenare atti di violenza offline”. “Stiamo monitorando la situazione con attenzione e abbiamo determinato che è necessaria un’azione ulteriore per perseguire le violazioni delle regole di comportamento di Twitter relative allo spam e ai comportamenti abusivi”, ha detto un portavoce di Twitter.
La teoria del complotto QAnon, pur non avendo mai avuto nessuna prova a suo favore, si è diffusa parecchio negli ultimi anni e i suoi seguaci si sono dimostrati una minoranza molto brava a far sentire la sua voce nel discorso politico, usando i social network per attirare l’attenzione tramite campagne di molestie coordinate e spam. La teoria del complotto è arrivata anche all’interno della politica americana: diversi sostenitori di QAnon hanno vinto le primarie del Partito Repubblicano e saranno candidati alle elezioni al Congresso a novembre. Inoltre, dal maggio 2019 e in seguito a diversi atti di violenza commessi da suoi sostenitori, l’FBI ha inserito QAnon in una lista di potenziali minacce terroristiche domestiche.