Secondo un nuovo studio pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences e coordinato da Antonio Giordano, professore allo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia, il motivo della diversa incidenza dell’epidemia di coronavirus in Italia potrebbe risiedere della genetica.
La distribuzione geografica nel nostro Paese di certi geni importanti per regolare la risposta immunitaria potrebbe spiegare perché alcune zone siano state più colpite di altre, e i portatori di certi geni nel proprio Dna potrebbero essere più suscettibili a sviluppare il COVID-19. L’ipotesi era stata anticipata in un precedente lavoro dello stesso team nei mesi scorsi ma oggi ha dato vita a uno studio più dettagliato.
Al centro dello studio c’è il sistema HLA, che svolge un ruolo cruciale nei meccanismi di difesa immunitaria del nostro organismo. Diversi studi hanno già evidenziato una correlazione tra certe varianti geniche del sistema HLA e grado di suscettibilità ad alcune infezioni virali. Ora la scoperta è che la distribuzione geografica di due varianti geniche di HLA ricalca la distribuzione geografica del contagio.
“Questo studio potrebbe generare un importante test diagnostico per identificare i soggetti predisposti alla comparsa di sintomi più gravi in caso di infezioni virali”, ha detto all’Ansa il coordinatore Antonio Giordano.