È morta a 104 anni Olivia de Havilland, l’ultima immortale star di Via col vento. L’attrice, nota soprattutto per il ruolo di Melania Hamilton nel capolavoro di Victor Fleming, era nata a Tokyo il 1° luglio del 1916 ed è morta a Parigi, dove risiedeva da quando, nel 1955, aveva sposato il giornalista di Paris Match Pierre Galante. Per il film del 1939 tratto dal romanzo di Margaret Mitchell, di recente tornato al centro delle contestazioni razziali, aveva ricevuto una nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista, ma a trionfare quell’anno fu Hattie “Mami” McDaniel. Nominata per cinque volte in totale, Olivia la statuetta la vinse comunque con altri due film: A ciascuno il suo destino di Mitchell Leisen del 1946 e L’ereditiera di William Wyler del 1949, in entrambi i casi come miglior attrice protagonista.
Sorella dell’altrettanto celebre Joan Fontaine, la protagonista di Rebecca – La prima moglie di Alfred Hitchcock con cui ebbe sempre un rapporto conflittuale, de Havilland è stata protagonista di moltissimi capolavori: tra i più famosi ci sono Lo specchio scuro di Robert Siodmak (1946), La fossa dei serpenti di Anatole Litvak (1948), Mia cugina Rachele di Henry Koster (1952) e Piano… piano, dolce Carlotta di Robert Aldrich (1964). Tra i suoi più grandi successi commerciali c’è anche il cult Airport ’77 di Jerry Jameson, uno degli ultimi titoli a cui ha preso parte prima di ritirarsi per sempre dalle scene.
La notte degli Oscar del 2003, quando fu invitata come unica “sopravvissuta” del cast di Via col vento, è una delle sue ultime apparizioni pubbliche; mentre 14 anni più tardi è stata insignita del titolo di Dama dell’Impero Britannico dalla regina Elisabetta II. L’ultima leggenda della Golden Age di Hollywood è stata battagliera fino alla fine: sempre tre anni fa, denunciò l’emittente FX per il ritratto che Catherine Zeta-Jones aveva fatto lei nella serie Feud di Ryan Murphy, sulla celebre rivalità tra le colleghe Bette Davis (Susan Sarandon) e Joan Crawford (Jessica Lange). Perse la causa, ma sempre da gran signora qual era.