Due giorni dopo l’esplosione nella zona del porto, Beirut è una città in macerie: il bilancio provvisorio parla di 137 morti e oltre 5000 feriti, il numero dei dispersi non è chiaro, buona parte della città è stata danneggiata e circa 300.000 persone sono rimaste senza casa. In tutto questo continuano a girare sui social e nei servizi dei telegiornali i video spaventosi dell’incidente e arrivano le prime foto delle sue conseguenze, che mostrano scene da zona di guerra.
Forse però il modo migliore per comprendere la scala dell’esplosione e dei danni è guardare le foto satellitari che mostrano quella parte del porto e il magazzino in cui era stoccato il nitrato d’ammonio responsabile dell’esplosione prima e dopo lo scoppio.
Before and after of the explosion site in Beirut #Lebanon #Beirut pic.twitter.com/O19hHunYpl
— CNW (@ConflictsW) August 5, 2020
Come si può vedere, la potenza dell’esplosione ha completamente raso al suolo tutti gli edifici nella foto – a parte quello al centro, un granaio, che ha retto perché particolarmente solido facendo da barriera ed è stato gravemente danneggiato. Il magazzino dove era stoccato il nitrato d’ammonio non esiste più: al suo posto c’è un cratere riempito dall’acqua del mare.