Dardust al pianoforte accompagnato da un quintetto d’archi e la sua musica incorniciata da giochi di luce spettacolari in due teatri magici, luoghi simbolo di Palermo e Bari, le città che hanno ospitato la Ploom Unique Night.
C’è proprio l’incontro tra tradizione e tecnologia, composizioni neo-classiche e light design, alla base delle serate organizzate da Ploom per celebrare l’arrivo a Palermo e Bari del suo nuovo device dal gusto unico destinato ai fumatori adulti: due spettacoli trasmessi in streaming e resi unici anche dalla possibilità per il pubblico di seguire il concerto di Dardust da diversi punti di vista.
«È un privilegio», ha spiegato lo stesso Dardust a Melissa Greta, inviata per Rolling Stone a Palermo e Bari. «È un privilegio poter suonare dal vivo in un teatro in un momento come questo, a cui do un valore grandissimo: è fondamentale goderne ogni secondo perché tanti altri artisti non possono viaggiare, esibirsi ed essere liberi creativamente. Momenti del genere bisogna prenderli e viverli al massimo».
Dardust è un compositore di estrazione classica, ma è anche produttore e autore di alcuni grandissimi successi pop degli ultimi anni, come Soldi di Mahmood, la canzone che ha vinto a Sanremo nel 2019. Durante l’intervista con Melissa Greta, Dardust ha ricordato proprio quella serata al Festival come uno dei momenti unici della propria carriera: «È stato inaspettato, un colpo di scena perché Soldi è un pezzo che ha ribaltato le regole della canzone italiana».
La tecnologia e la ricerca ricoprono un ruolo fondamentale nel lavoro di Dardust, che ha sottolineato un’altra peculiarità della Ploom Unique Night: «Il concetto di pianoforte accompagnato da un quintetto d’archi è spesso associato a un light design scarnissimo, un clima quasi austero con le luci ferme. L’unicità di questo evento sta anche nello spettacolo di luci che ha illuminato una performance quasi classica».
In un tempo in cui tutto sembra essersi fermato, il pubblico ha potuto godere di ogni secondo dello show di Dardust proprio grazie alle nuove tecnologie che permettono non solo di partecipare a un evento in remoto – guardandolo da casa sul proprio telefono, tablet o laptop – ma anche di seguirlo da diverse prospettive che sarebbero impensabili durante un live seduti a teatro.
Un approccio diverso tanto per il pubblico quanto per gli stessi artisti, come conferma Dardust: «In questo periodo in cui è difficile trovare lo scambio con altre persone dal vivo, noi che facciamo un mestiere creativo possiamo sperimentare una prospettiva differente. E la musica comunque sprigiona energia».
Un’energia che nei prossimi mesi connetterà ulteriormente persone ed esperienze tra Palermo e Bari, due città che Ploom e Rolling Stone hanno esplorato con i documentari Truly Unique. E dall’incontro tra musica, arte e tecnologia, ne siamo certi, arriveranno altre storie uniche da raccontare, altri momenti unici da vivere insieme alla Ploom Society, un vero e proprio network sul territorio.