Com’è evidente già dal titolo, As the Love Continues è un disco gentile, accogliente, tra i più accessibili di tutta la carriera dei Mogwai. È il decimo album in studio della carriera del gruppo, arriva a 25 anni dall’esordio e ha conquistato per la prima volta la vetta delle classifiche dei dischi più venduti. Segna anche il ritorno del produttore Dave Fridmann – già al lavoro su Come on Die Young, Rock Action e Every Country’s Sun –, costretto a gestire le session in remoto, «apparendo come un oppressore orwelliano». Uscito il 19 febbraio, contiene anche due collaborazioni di livello: Atticus Ross dei Nine Inch Nails (in Midnight Flit) e il sassofonista Colin Stetson (in Pat Stains).
«Ogni volta che facciamo un disco finisco per ossessionarmi: a volte penso che sia un capolavoro, altre una perdita totale di tempo», dice Stuart Braithwaite. «Ma sono davvero orgoglioso di As the Love Continues. Credo che sia un disco pieno di calore e non vedo l’ora che la gente possa ascoltarlo».
Con i concerti bloccati dalla pandemia, il modo migliore per iniziare è ascoltare la session dal vivo che i Mogwai hanno preparato in esclusiva per Rolling Stone. Hanno suonato due brani: Ceiling Granny e il singolo Ritchie Sacramento, un brano a cui la band è particolarmente affezionata. «Il testo è ispirato da una storia che ci ha raccontato Bob Nastanovich dei Pavement. Parla di David Berman dei Silver Jews e del momento in cui ha proclamato “Rise crystal spear” scagliando una pala su una macchina sportiva. È dedicata a tutti gli amici musicisti che abbiamo perso nel corso degli anni».