Courtney Love ha criticato Dave Grohl circa un accordo riguardante le royalties dei Nirvana, ma soprattutto ha accusato Trent Reznor dei Nine Inch Nails di «abusi sistematici» su minori.
Le accuse sono arrivate in un post Instagram, poi cancellato, in cui la musicista ha parlato del movimento #MeToo, come riporta NME.
«Ecco alcune aggressioni che ho dovuto affrontare a causa del privilegio maschile. Quando a Sharon Stone è stato chiesto se aveva storie sul #metoo, ha semplicemente riso. Ne abbiamo solo una, giusto?», ha iniziato Love.
«Ne ho abbastanza di questi pagliacci che da 27 anni mi trattano da capro espiatorio per la morte di mio marito, per la mia sessualità esplicita, perché sono una tossicodipendente, ecc, e una DONNA».
«Tre mesi prima di lasciare Los Angeles ho firmato un documento che effettivamente dà a Dave [Grohl] gli averi destinati ai miei discendenti, per sempre. Ero a terra. Così ferita ed esaurita da lui che ho firmato, cazzo. Ma è una bugia. Quindi lo sto annullando. Perché è un’assurdità. La rabbia per la morte di Kurt è diretta a me, mentre Dave si è arricchito e continua ad arricchirsi, ingozzandosi grazie alla fortuna e alla benevolenza di Kurt. 27 anni! Ne ho abbastanza».
C’è poi un passaggio su Trent Reznor, che Courtney accusa di abusi su minori, a cui avrebbe assistito personalmente: «Reznor ha talento, ma è comunque un verme. Non ho mai visto così tanti abusi sistematici su bambini, su ragazze anche di 12 anni, da parte sua e della sua crew, tutti noi (i membri delle Hole) ne siamo stati testimoni».
«Spero davvero che il mio esempio di resistenza impedisca in futuro ad altre donne (o uomini) questo tipo di abuso personale e culturale che distrugge l’anima. Sessualmente, spiritualmente, finanziariamente».