Quella che sta per concludersi è stata la settimana della Coca-Cola: dopo il gesto di Cristiano Ronaldo – che a Euro2020 ha sostituito le bottiglie della bibita con dell’acqua, nonostante il marchio sia uno degli sponsor principali della manifestazione –, la bibita è finita al centro di un esposto del Codacons sul videoclip di Mille, l’ultimo singolo di Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro.
L’associazione dei consumatori ha chiesto all’Antitrust di «vietare la diffusione del video sul web e in tv, e di bloccare la canzone in radio», finché non sarà «chiaramente indicato l’inserimento di prodotti a fini commerciali». Secondo il Codacons, Fedez rischia fino a 5 milioni di euro di multa.
«Dopo aver tempestato i suoi follower di messaggi pubblicitari attraverso la sua pagina Instagram, essere salito sul palco del primo maggio promuovendo il marchio Nike e aver abbracciato la causa del Ddl Zan in concomitanza con il lancio della sua linea di smalto per uomo», dice un comunicato dell’associazione, «il rapper ha pubblicato nei giorni scorsi la canzone Mille, accompagnata da un videoclip che è una vera e propria incitazione al consumo di Coca-Cola, oltre che una pubblicità camuffata da brano musicale che viola le regole disposte dall’Antitrust. Il testo della canzone, infatti, cita più volte la nota bevanda americana, e nel videoclip che accompagna il brano compare in continuazione il marchio “Coca-cola”, ben visibile agli occhi degli spettatori ma senza informare gli stessi circa l’inserimento di marchi a fini commerciali all’interno del video».
Il product placement di Coca-Cola, in realtà, è segnalato nella pagina YouTube del video, ma per il Codacons «l’informazione non basta, perché non è immediatamente percepibile dagli utenti e perché non compare in sovrimpressione all’inizio del videoclip, in modo da informare correttamente i consumatori. Ciò in violazione delle disposizioni dell’Antitrust che solo pochi mesi fa ha disposto che nei videoclip debba essere reso palese l’inserimento di prodotti a fini commerciali. La pena, in caso di inottemperanza, va da 10mila a 5 milioni di euro».
Per questo, conclude il comunicato, il Codacons chiede di «aprire un procedimento per pubblicità occulta vietata dal Codice del Consumo, e di vietare la diffusione del videoclip sulle reti televisive e sul web, e della canzone sulle radio nazionali, fino a che non sarà eliminato ogni riferimento alla Coca-Cola».