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Conglomerandocene: la verità sul teorema di Pitagora

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, la vera storia del diabolico triangolo rettangolo e della sua legge più famosa

Conglomerandocene: la verità sul teorema di Pitagora

Foto: Universal History Archive/Universal Images Group via Getty Images

Triangolo rettangolo, spicchio geometrico dall’apparenza inoffensiva, che i primi anni di studio facci caso vieni regolarmente sottovalutato. In realtà altro non sei che nocumentosa gramigna delle più diaboliche menti scientiste. Hai piegato tutti alla tua incomprensibilità strutturale, eccezion fatta per il buon Pitagora, che già in tempi non sospetti lo disse chiaro e tondo: “il quadrato costruito sull’ipotenusa è più bello della somma dei quadrati costruiti sui cateti”. Ma vi chiederete: chi è a decretare il più bello fra quei tre quadrati costruiti? Pare folle, ma ad avere questo infausto compito sono proprio i tre vertici di quello stesso triangolo rettangolo.

Sfortuna vuole che il triangolo rettangolo, lo dice il nome stesso, abbia l’ipotenusa in rame smaltato e i due cateti in legno di sassofrasso. Sappiamo tutti che il rame è un ottimo conduttore ed è per questo che i vertici dell’ipotenusa, Salmoiraghi e Sideralis, sono sempre in contatto fra di loro. Al contrario Collovati, il vertice compreso fra i due cateti, trascorre i suoi giorni isolato da tutti, poiché il sassofrasso è un perfetto isolante. Collovati è nato e cresciuto solo come un cane. Lui non si rassegna, schiamazza, grida, picchia contro i muri, ma nessuno di là risponde. Così Collovati pensa di essere solo e non si avverte nemmeno come elemento strutturale di quel triangolo rettangolo, ma si crede un semplice punto perso nell’immensità del quaderno a quadretti del figlio di Cristina Parodi e Giorgio Gori. C’è da capirlo: in quella situazione anche il colonnello Mustard si sarebbe sentito un punto.

Inutile dire che Collovati, in queste condizioni, si deprime nottetempo. Lui vorrebbe farla finita e sparire per sempre in un gorgo di entropia, ma ogni volta che ci prova c’è il teorema di Talete che lo riporta in vita. Ed è così ingiusto sapere che intanto Sideralis e Salmoiraghi, poco più in là, si danno alla più pazza delle gioie. Certo, non sapendo che esiste Collovati, anche loro non si percepiscono vertici di un triangolo rettangolo bensì di un semplice segmento. Ma almeno essendo in due parlano, se la ridono e spettegolano sulla Uil, sulla Consob e financo sul Copasir, grazie alla loro performante linea in rame smaltato. La usano come telefono ma anche a mo’ di stendipanni come fra due palazzine della Vucciria, per passarsi teglie di caponata, babà, sigarette di contrabbando, pastiere e tric-trac. Non possono incontrarsi per fare l’amore, certo, però si scambiano autoscatti erotici e si masturbano ognuno nell’angolo suo.

Fino a quando arriva il momento della votazione per il concorso di Mister Quadrato Costruito, in cui ai tre vertici viene chiesto di scegliere il più bello fra i tre quadrati in lizza. Ed è allora che la geometria non calcola l’inghippo. Il solitario vertice Collovati riceve la scheda elettorale e pensa ad un errore burocratico, perché su un punto non puoi costruire un pene sudato, figuriamoci la figura perfettissima di un quadrato, così la riconsegna bianca. Mentre Sideralis e Salmoiraghi votano per l’unico quadrato per loro possibile, quello che ha il loro segmento per lato.

È così che il quadrato costruito sull’ipotenusa vince per due voti a zero. Il fatto che il risultato sia sempre lo stesso ad ogni edizione del concorso, comprova la validità del teorema di Pitagora. È per questo che nel mondo le case costruite sull’ipotenusa di una montagna rettangola appaiono sempre migliori. Sono storte, franano, crollano, spappolano funghi primaticci e ammazzano allegre famigliole di caprioli, ma lasciano in dotazione dei calcinacci molto suggestivi.

È tuttavia notizia recente di come il teorema di Tartaglia abbia confutato quello di Talete. Così il vertice Collovati ha potuto finalmente togliersi la soddisfazione di togliersi la vita. Ma una volta trapassato, di vertici ne sono rimasti solo due, facendo sì che il triangolo rettangolo mutasse in qualcos’altro: nemmeno in un segmento, bensì in un ex-lato, la figura geometrica più miserabile che ci possa essere, un po’ la Damon Albarn del suo settore. Quell’ex-lato ovviamente non ha avuto più nessuna autorità nel campo della geometria pura, così è stato riciclato a malapena per il logo di Tele Follonica. Salmoiraghi fa le televendite di Fegatellius, il seminterrato che non unge, invece Sideralis è assurto agli onori della cronaca per aver litigato con suo cognato in una copisteria.

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