Il caso editoriale dell’anno è il libello incomprensibile scritto da un medico con troppo tempo libero e problemi di mitomania abbastanza evidenti che, tra le altre cose, sostiene che il Covid sia una farsa orchestrata ad arte dai poteri forti, che i matrimoni omosessuali siano parte di un disegno strumentale alla “sparizione delle religioni monoteistiche”, che esistano collegamenti evidenti tra la nascita dei movimenti femministi e l’eugenetica e che, cito testualmente, “il gender intende modificare i modelli di comportamento sessuale e le tradizionali pratiche basate sulla differenza di sesso, abbattere stereotipi come la virilità e la femminilità per giungere a un pansessualismo totale senza ostacoli, comprendente anche la pedofilia, l’incesto e la distruzione totale della famiglia”.
Non è l’inizio di una qualche barzelletta di quart’ordine, ma la realtà: da qualche giorno, Eresia di Massimo Citro Della Riva occupa il primo posto nella classifica dei libri i più venduti su Amazon. La tesi centrale del libro – che si contraddistingue sin dalla prima pagina per un acuto disprezzo per ogni istanza anche soltanto vagamente progressista – è che un’élite di poteri forti veri o presunti (dalle multinazionali ai “think tank LGBT”) stia lavorando febbrilmente per realizzare un “disegno malthusiano” per ridurre la popolazione mondiale.
Per chi fosse spaesato o poco avvezzo alla cronaca degli ultimi giorni, ecco un piccolo riepilogo. Massimo Citro Della Riva è un medico torinese che, da qualche mese, mette in campo ogni mezzo di cui dispone per convincere la più ampia platea possibile che la pandemia da coronavirus è “la più grande farsa della storia messa in atto per instaurare un regime mondiale”. Il suo curriculum è abbastanza singolare: psicoterapeuta dell’Istituto di ricerca Alberto Sorti, sedicente scopritore del Trasferimento Farmacologico Frequenziale (un metodo che consentirebbe di “trasferire a un sistema vivente, attraverso circuiti elettronici, le proprietà farmacologiche di molte sostanze”), Citro Della Riva rivendica senza troppi problemi la sua fedeltà agli insegnamenti del medico tedesco Geerd Hamer – fondatore della Nuova Medicina Germanica, nota per le tesi antiscientifiche secondo cui i tumori non sono altro che la conseguenza di un “conflitto psichico”. Come riporta l’AIRC, Hamer è stato condannato più volte per frode e radiato dall’albo per esercizio abusivo della professione medica. E poiché si rifà al medico tedesco, Citro Della Riva può essere legittimamente ascritto a quella tradizione di medici sui generis che dall’inizio della pandemia hanno visto aumentare la loro popolarità in modo esponenziale, non solo in Italia.
La domanda a questo punto sorge spontanea: come ha potuto una figura come Citro Della Riva diventare l’autore di un bestseller da oltre 30mila copie? Semplice: basta trovare il mecenate giusto. Eresia è infatti pubblicato da Byoblu, il più influente e navigato think tank di stampo sovranista e reazionario presente in Italia, fondato nel 2007 e animato da Claudio Messora – giornalista, ex capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle al Senato e grande appassionato delle “verità che gli altri non dicono”.
Grande traguardo per "Eresia" di Massimo Citro che raggiunge 25000 copie vendute. Un libro che intende essere sunto di quello che è stata l'emergenza Covid-19. Per alcuni tragedia, per altri commedia e farsa per altri ancora…https://t.co/yaGdKJmWZX
— Byoblu (@byoblu) July 30, 2021
Massimo Citro Della Riva ha dunque finalmente individuato il megafono perfetto per la divulgazione delle sue idee strampalate: perché, per quanto possa sembrare strano, a parte le sue opinioni assurde Messora rimane comunque un professionista che conosce i meccanismi della comunicazione che sa come far diventare virale un contenuto.
La ciliegina su questa torta di nonsense è il fatto che la prefazione a Eresia sia firmata da Alessandro Meluzzi, un altro nome noto del giro complottista. Ex senatore di Forza Italia, primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala Antico-Orientale e “opinionista scientifico” del talk show Dritto e Rovescio condotto da Paolo Del Debbio, Meluzzi porta avanti dall’inizio della pandemia una crociata contro i metodi autoritari adottati dal governo per soggiogare la popolazione. È celebre la sua battaglia contro le mascherine, che servirebbero per diffondere il contagio e conterrebbero un microchip in grado di controllare ogni nostro movimento. Ecco, nella prefazione Meluzzi definisce Citro Della Riva un suo “fraterno amico”, sperticandosi in lodi per “questo medico che è nello stesso tempo anche filosofo, e poeta” e che “esprime con la sua persona, con il suo spirito e la sua carne una dimensione della medicina che considero personalmente fondamentale e rivoluzionaria. Perché rimette, in primis, l’uomo al centro della scena, al di là della materia e dei numeri”.
Insomma, se non fosse una tragedia ci sarebbe da ridere. E la fortuna di un testo come Eresia racconta molto dell’Italia (e del mondo) in cui viviamo: se, dopo due anni di pandemia, il libro complottista di un medico con troppo tempo libero è diventato un bestseller, forse è il caso di fermarci un attimo a riflettere.