Chi è Ibai Llanos, il modello del (non) giornalismo del futuro | Rolling Stone Italia
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Chi è Ibai Llanos, il modello del (non) giornalismo del futuro

Lo streamer 26enne ha 7,8 milioni di follower su Twitch, non è un giornalista ma riesce ad arrivare dove i giornalisti non arrivano: di recente ha intervistato Lionel Messi

Chi è Ibai Llanos, il modello del (non) giornalismo del futuro

BorjaB.Hojas/COOLMedia/NurPhoto via Getty Images

Non è un giornalista e non ha alcuna intenzione di diventarlo. Eppure riesce a entrare dove i cronisti non hanno accesso e ad ottenere esclusive che fanno invidia a tutte le emittenti del pianeta. Ibai Llanos è spagnolo, ha 26 anni ed è uno streamer, ovvero una persona che trasmette contenuti in diretta su internet. 

Quando i giornalisti di tutto il mondo aspettavano con pazienza, ai bordi del campo del Parc des Princes, di rivolgere tre brevi domande ciascuno a Lionel Messi, Ibai Llanos si è avviato nel tunnel dei giocatori con due suoi vecchi amici, Ander Cortés e Borja Nanclares, senza telecamere né microfoni a giraffa. Lui fa tutto con il suo cellulare e manda in onda le sue interviste sul suo canale Twitch (il servizio di live streaming di proprietà di Amazon). Negli ultimi due anni, Llanos ha intervistato diversi grandi nomi del calcio, da Sergio Ramos a Paulo Dybala. E adesso è amico di alcune star, come Sergio Agüero, ed è entrato in affari con calciatori come Gerard Piqué.

A Messi ha fatto una sola domanda di calcio. Lo aveva già anticipato: “Non gli chiederò della tattica di Mauricio Pochettino”, aveva detto nel suo livestream poco prima che il giocatore arrivasse. Invece, gli ha domandato se avesse “mangiato molto” alla cena di addio che aveva organizzato con alcuni suoi amici a Barcellona, giusto un paio di giorni prima. Uno scambio leggero e cordiale, una specie di chiacchierata tra amici.

Llanos è diventato uno streamer a 15 anni: insieme ad alcuni amici di Bilbao, la sua città natale, ha creato un canale YouTube, e si filmava mentre giocava al videogioco Call Of Duty. All’epoca, ancora, la parola streamer non esisteva nemmeno. Alcuni di quei video hanno catturato 20.000 spettatori, e il gruppetto di amici ha cominciato a guadagnare qualche soldo. 30 euro al mese, qualcosa del genere. “Non erano soldi per vivere, solo per comprare un po’ di attrezzatura. Era un hobby, un passatempo. Non un business”.

Ma Llanos è diventato un fenomeno mainstream l’anno scorso, dopo avere cominciato a creare contenuti per il suo canale Twitch. Con la pandemia, il suo pubblico è esploso: il suo canale Twitch, attualmente, conta 7,8 milioni di follower (Ibai è uno dei 10 creatori più seguiti sulla piattaforma). La svolta è arrivata con l’intervista al difensore del Barcelona, Gerard Piqué, primo ospite del suo talk show, ora suo socio in affari.

Perché i giocatori che normalmente si fidano poco dei media sembrano contenti di passare un paio d’ore a parlare con Llanos? “Forse sono il tipo di persona che a loro piace. Un po’ diversa”, ha detto lo streamer. Che non prova a estorcere segreti della vita privata dei calciatori, né fa domande provocatorie. Piuttosto, cerca di chiacchierare con loro nel modo più informale possibile. “Vengono perché a loro piace. Non vengono pagati. Vengono perché vogliono venire”.

In realtà, secondo il New York Times, che ha dedicato un lungo articolo al fenomeno Llanos, i giocatori sarebbero un po’ più calcolatori di così: Twitch è la piattaforma della Generazione Z, e attrae un pubblico molto giovane, abbastanza diverso da quello dalle emittenti tradizionali. Llanos, in quel panorama, offre un palco privilegiato: la sua intervista con Dybala, ad esempio, ha attirato più di 100.000 spettatori dal vivo. In gran parte adolescenti.