La pandemia e i lockdown ci hanno fatto scoprire una cosa: nessuno vuole più andare in ufficio – in particolare i giovani. Uno studio su 15mila knowledge worker, ossia le persone che fanno lavori creativi, in 10 Paesi diversi ha fotografato questa realtà: il 70% degli intervistati vorrebbe lavorare da remoto altrove.
È una prospettiva che piace perché fuori dalle quattro mura dell’ufficio ci si sente più produttivi, si vive meglio, si hanno relazioni più sane con gli altri. Ed è una prospettiva che adesso è anche a portata di mano grazie allo sviluppo della tecnologia.
Per sperimentare in modo coraggioso in questo senso Lenovo ha lanciato Work for Humankind, un’iniziativa in collaborazione con Island Conservation che mira a portare un gruppo di volontari sull’isola di Robinson Crusoe, a largo del Cile, mettendoli in condizione di lavorare da remoto e dandogli l’opportunità, nel tempo libero, di aiutare una serie di progetti di conservazione e di aiuto alla comunità locale dell’isola.
L’isola di Robinson Crusoe è infatti uno dei luoghi più ecologicamente ricchi del pianeta, ma è anche un ecosistema fragile. E in più, la protezione ambientale deve sempre scendere a compromessi con l’elevazione degli standard di vita della comunità locale. Per fare ciò il governo cileno sta moltiplicando gli sforzi negli ultimi anni, e la tecnologia è una parte importante perché questo sforzi siano sostenibili.
Le persone riconoscono sempre più l’importanza di fare del bene e il ruolo della tecnologia come fattore abilitante, come conseguenza dell’impatto che la pandemia ha avuto sulle nostre vite ma anche l’interesse sempre maggiore sui temi di sostenibilità”, ha detto Emily Ketchen, vicepresidente e CMO Intelligent Device Group di Lenovo, parlando del progetto. “Ecco perché abbiamo pensato a Work for Humankind, per portare l’attenzione sull’importanza del benessere individuale e di quello delle nostre comunità, mostrando come la tecnologia possa aiutarci a realizzare entrambi”.
I volontari saranno selezionati in base a una serie di competenze, background e specializzazioni e contribuiranno alla prevenzione dell’estinzione di specie in pericolo e ad aiutare la comunità locale. Le candidature sono aperte fino al 30 dicembre. Per partecipare, cliccate qui.