L’ultimo episodio della serie Pam & Tommy racconta, come del resto tutti gli altri, un mondo diverso da quello in cui viviamo noialtri. In questa realtà parallela, l’album dei Mötley Crüe Generation Swine è uscito a giugno 1996 e non a giugno 1997, la band l’ha lanciato con uno show nel parcheggio di Tower Records suonando un pezzo che nel suo repertorio non c’è, per poi veder cancellata la partecipazione a un evento di MTV per far posto a Beck.
Alcune cose però sono giuste: Generation Swine è stato effettivamente un flop commerciale, uno di quei dischi che finivano nei cestoni dei grandi magazzini, e il sex tape di Pamela Anderson e Tommy Lee offuscava qualunque cosa la coppia facesse in quei giorni. All’inizio, il Tommy della serie è furioso con gli sconosciuti che gli fanno i complimenti per il video. È il saggio Nikki Sixx a fargli cambiare idea. «Non so», gli dice dopo che il batterista ha quasi preso a pugni un tizio in un bar. «Il mondo sa che hai un affare gigantesco, c’è di peggio nella vita».
Alla fine dell’episodio, Tommy è a Las Vegas a vantarsi con alcuni sconosciuti del suo «affare gigantesco» e si gode la nuova notorietà da dio del sesso. «Vivid Video presenta: Tommy Lee, Kickstart My Hard On», scherza. «Pensavate ci andasse giù duro solo la batteria, e invece…».
Nella serie non si racconta invece di quanto il batterista fosse infelice nei Mötley Crüe: pensava di lasciare il gruppo già prima dell’uscita di Generation Swine. «Non mi piaceva la direzione che stava prendendo la band dopo il ritorno di Vince, andavamo indietro invece che avanti», ha scritto nella biografia The Dirt. «Perdere il sostegno dell’etichetta non ha fatto che peggiorare la situazione. La musica m’appassiona, eppure quand’ero sul palco non provavo nulla. Per la prima volta nella mia vita non ero eccitato da quel che stavamo facendo».
Così, durante le pause del tour di Greatest Hits, ha iniziato sperimentare con beat hip hop per poi fondare il gruppo rap-rock Methods of Mayhem. Il disco di debutto è uscito a dicembre 1999. Il singolo di lancio si intitolava Get Naked e conteneva apparizioni di Fred Durst, Lil’ Kim, Mix Master Mike e George Clinton.
In un certo senso, il video è un documento notevole di quell’epoca: contiene immagini direttamente prese dal sex tape, Tommy Lee nudo con un gigantesco telecomando poggiato sui genitali, Lil’ Kim che cavalca un gallo gigantesco e John Connelly, direttamente da MTV News, senza maglietta. Il testo è così esplicito da far sembrare Girls, Girls, Girls un pezzo di un cartone animato: “77 milioni di dollari per vedermi venire”, canta Lee. E poi: “Shootin’ my jizzy-jizzum”, che è un modo per indicare l’eiaculazione e lo sperma.
L’album è arrivato al 71° posto in classifica, mentre il video è sparito in fretta dalla rotazione di MTV. «La gente non era pronta», ha scritto Lee nel libro del 2005 Tommyland. «Per loro ero un batterista rock anni ’80. Non ero cresciuto nel ghetto, non ero in una gang. E non ho mai detto il contrario. Ma da quando cantare in maniera ritmica e amare l’hip hop significa che vuoi fare il gangsta? Vaffanculo».
In quello stesso anno ha lasciato i Mötley Crüe. La band è andata avanti con altri batteristi, Randy Castillo e Samantha Maloney, ma l’LP del 2000 New Tattoo è stato un flop persino peggiore di Generation Swine. Nel 2001 la band si è fermata, i musicisti hanno smesso di parlarsi per anni per poi riunirsi quando nel 2005 la nostalgia per l’hair metal è diventata redditizia. Lee non ha mai mollato i Methods of Mayhem, che nel 2010 hanno pubblicato A Public Disservice Announcement. Il disco è arrivato al 153° posto in classifica e sembrava davvero la fine del progetto, ma nel 2019 si è iniziato a parlare di un altro disco. Per ora non è ancora uscito nulla.
I Crüe, invece, si sono sciolti un’altra volta nel 2015 dopo un lungo tour d’addio. Quest’estate, però, torneranno a suonare negli stadi con Poison, Def Leppard e Joan Jett. Non aspettatevi di ritrovare Get Naked in scaletta, però. Tommy Lee è un gran batterista – una cosa che non viene riconosciuta a sufficienza – ma il mondo non è ancora pronto per sentirlo rappare di “jizzy-jizzum”.
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.