I Pink Floyd hanno scelto di schierarsi contro la guerra d’invasione in Ucraina, rimuovendo gran parte del loro catalogo dalle piattaforme digitali in Russia e Bielorussia. Ad annunciare la decisione è stata la stessa band, che in un tweet pubblicato ieri ha spiegato che tutti gli album dei Pink Floyd, dal 1987 a oggi, nonché tutte le registrazioni da solista di David Gilmour sono state rese indisponibili per i fornitori di musica digitale in Russia e Bielorussia.
To stand with the world in strongly condemning Russia’s invasion of Ukraine, the works of Pink Floyd, from 1987 onwards, and all of David Gilmour’s solo recordings are being removed from all digital music providers in Russia and Belarus from today. pic.twitter.com/lTV7T3y29u
— Pink Floyd (@pinkfloyd) March 11, 2022
All’inizio di questo mese, Gilmour ha utilizzato i suoi canali social per mostrare sostegno all’ex repubblica sovietica dilaniata dalla guerra: «Soldati russi, smettetela di uccidere i vostri fratelli», ha scritto. «Non ci saranno vincitori in questa guerra».