Non c’è pace per Kanye West. Il rapper di Chicago torna anche oggi sulle prime pagine dei giornali per essere stato citato in giudizio con l’accusa di non aver pagato 7,1 milioni di dollari a Phantom Labs, la casa di produzione con cui ha collaborato nell’ultimo anno per una serie di eventi.
Stando a quanto riporta Variety, la causa è stata presentata alla County’s Superior Court a Los Angeles nella giornata di giovedì. La Phantom Labs accusa West di non aver completato i pagamenti per svariate produzioni: il concerto benefico Free Larry Hoover tenuto con Drake, un evento di ascolto e livestreaming per Donda 2, quattro appuntamenti del Sunday Service e il live del Coachella annullato dallo stesso rapper.
West ha iniziato a collaborare con la Phantom Labs nell’autunno del 2021 per un progetto di ristrutturazione di un magazzino a Los Angeles. Più o meno nello stesso periodo, ha commissionato loro le produzioni di quattro Sunday Service, gli eventi gospel tenuti dall’artista stesso. Nessuno di questi lavori è mai stato pagato.
A novembre dello stesso anno sono cominciati altri lavori di ristrutturazione su una proprietà di West in Seward Street, a Los Angeles, nonché l’allestimento di uno studio per un artista rimasto anonimo con cui West stava lavorando. A dicembre l’azienda ha invece lavorato su Free Larry Hoover, il concerto benefico tenuto da West e Drake all’L.A. Coliseum, per poi concentrarsi sul listening party di Donda 2 tenutosi a Miami nel febbraio 2022.
Solo il budget per la performance e il livestreaming di Donda 2 si aggira attorno agli 11,7 milioni di dollari. Secondo Phantom Labs, questa cifra doveva essere coperta da uno sponsor che a pochi giorni dall’appuntamento si ritirò. Per l’evento, l’azienda deve ricevere ancora poco più di 2 milioni di dollari.
La casa di produzione sperava di poter recuperare questo debito grazie alla performance di Kanye West al Coachella dove il festival aveva stanziato per l’artista un cachet da 9 milioni di dollari. Quando però in primavera Ye si è tirato fuori dall’evento, l’azienda – che ha dovuto sostenere, con i vari fornitori, un ulteriore milione di dollari in penali – ha deciso di citarlo in giudizio.
«Siamo davvero orgogliosi del lavoro fatto con Ye e siamo dispiaciuti che una collaborazione così fruttuosa finisca in questo modo», ha dichiarato il portavoce di Phantom Labs a Variety. «Una celebrità che utilizza la sua fama e reputazione per prendersi gioco dei suoi collaboratori è semplicemente inaccettabile».