I miss the old Kanye è un tormentone che lo stesso Kanye West ha utilizzato in I Love Kanye, brano contenuto in The Life of Pablo che ironicamente (auto)celebra i vari periodi dell’artista. Da quel momento, però, Ye ha davvero rotto definitivamente con il suo vecchio io, introducendo una nuova persona, sempre più controversa e difficile da decifrare che in questi anni ha fatto parlare – fin troppo – di sé, tanto da costargli il tanto caro matrimonio con la sua amata Kim Kardashian.
La nuova provocazione di Kanye arriva direttamente dalla sfilata (segreta) che ha tenuto alla fashion week di Parigi per il suo brand, Yeezy, giunto alla stagione numero 9. La sfilata è stata anticipata da un monologo dell’artista che – come di consuetudine – se l’è presa con l’industria della moda e dell’informazione, oltre a toccare una serie di altri topic a lui ‘cari’. «Non puoi gestirmi, questa situazione non è gestibile, è un sogno di Dio», ha detto Ye mentre indossava una maglietta con una stampa di Papa Giovanni II sul cui retro spiccava la scritta White Lives Matter.
Nella cultura americana, White Lives Matter è uno slogan legato a suprematisti bianchi e gruppi fedeli al Ku Klux Klan, una contrapposizione razzista al movimento Black Lives Matter nato come risposta alla brutalità della polizia contro le persone di origine afroamericana.
— Candace Owens (@RealCandaceO) October 3, 2022
Kanye si è quindi fatto ritrarre in una serie di scatti con Candace Owens, una commentatrice politica afroamericana conservatrice, critica del movimento BLM e attivista pro-Trump. Nelle foto entrambi indossano la maglietta incriminata (che ha sfilato anche all’interno della collezione di Yeezy). Sui social si è alzata una bufera che ricorda le prime apparizioni di Ye con il MAGA hat, il cappellino con lo slogan trumpiano Make American Great Again che il rapper ha spesso utilizzato in passato. Non è inoltre la prima volta che Ye si schiera contro la propria comunità: nel 2018, ospite a TMZ, aveva in un qualche modo definito la schiavitù una scelta. Nonostante si fosse poi scusato sia per questa dichiarazione che per il cappellino, con questa maglietta Ye è tornato a remare contro il sentimento della comunità afroamericana.
Come risposta alle polemiche, Ye ha pubblicato una Instagram story, ora rimossa, con scritto: «Tutti sanno che il movimento Black Lives Matter era una truffa. Adesso è finito. Non c’è di che». In un altro post abbastanza confuso ha invece aggiunto: «Ognuno ha il diritto di avere la propria opinione e questa è la mia».