Stappare un gran vino è il viatico migliore (anche) per celebrare la settima arte. È per questo che – dopo aver rinnovato la propria presenza alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Fantini Group è in questi giorni protagonista pure alla Festa del Cinema di Roma, che si concluderà domenica prossima, 23 ottobre. In particolare, il giovane gruppo vinicolo abruzzese – che, fondato e guidato da Valentino Sciotti, in pochissimi anni è diventato leader tra le aziende esportatrici del Sud Italia, grazie a un’attenta politica votata alla più alta ricerca qualitativa e di marketing – è presente all’evento capitolino dedicato al grande schermo con la sua nuova etichetta di punta: si tratta di Three Dreamers, rosso da uve Montepulciano d’Abruzzo biologiche appassite. Una bottiglia prestigiosa: rappresenta la massima espressione della ricerca enologica di un’azienda unica nel suo genere giacché riunisce 12 grandi realtà vitivinicole del Sud e Centro Italia grazie a un modello di business di successo.
Di più. Three Dreamers è un’eccellenza che ha nel nome la storia stessa del gruppo. I tre sognatori in questione sono infatti l’attuale ceo Valentino Sciotti, poi Filippo Baccalaro e Camillo De Iuliis, i soci che 28 anni fa hanno concepito l’inconcepibile, sognato quello che poteva apparire solo come un miraggio: ossia diventare produttori di vini di qualità, basandosi sul Sud Italia «e pur non avendo nessuno dei presupposti che si considerano solitamente indispensabili per un’impresa come questa», a iniziare dai terreni (Fantini nasce aggregando a sé, in una sorta di “federazione”, tanti piccolissimi produttori che rimangono proprietari dei loro filari, selezionati in aree vocate ma non sufficientemente valorizzate, e scegliendo i loro migliori vigneti, quelli più vecchi. Fornendo infine a questi “custodi dei territori” il miglior supporto tecnico ed enologico).
Three Dreamers nasce da un’attenta selezione delle uve del vigneto di Cantalupo, situato nel cuore della DOCG Colline Teramane: una zona magica per la produzione di uve di Montepulciano, baciate dal sole, cullate dalla brezza dell’Adriatico e rinfrescate dalle correnti che scendono dal Gran Sasso. Attraverso l’appassimento – un processo di parziale disidratazione naturale degli acini, del tutto simile a quello dell’Amarone – Fantini ottiene una perfetta concentrazione di colori, profumi e sapori nel vino.
La prima produzione che ha raggiunto il mercato – vendemmia 2020 – trasla nell’estetica la stessa eccellenza dei sorsi: una bottiglia iconica, dal design completamente nuovo; l’etichetta riproduce una sorta di portale, con la toppa per la chiave; quest’ultima tintinna appesa al collarino, come dire evocativamente: “Usami per aprire la serratura ed entrare in questo sogno, il nostro sogno”. «Per noi questa è stata un’altra sfida – spiega Valentino Sciotti – Abbiamo raggiunto risultati incredibili in questi anni. Non ci fermiamo: siamo orgogliosi di poter dire che Three Dreamers è la massima espressione della nostra enologia».