Se c’è un villain nella storia della conservatorship di Britney Spears, è il padre della popstar, Jamie Spears. Pochi giorni fa ha concesso una rara intervista al Mail On Sunday per raccontare la sua versione dei fatti.
«Amo mia figlia con tutta l’anima», assicura l’uomo, che ora vive in Louisiana con la sorella minore della popstar, Jamie Lynn. «Dove sarebbe oggi Britney senza la conservatorship? Non so se sarebbe viva».
Il meccanismo di tutela è stato fatto scattare, secondo l’uomo, «per proteggere lei e i suoi figli. Se non ci fosse stata la conservatorship, non penso che avrebbe riavuto i ragazzi».
Com’è noto, la popstar ha accusato il padre tra le tante cose di averla manipolata e di non averle dato libero accesso al suo patrimonio durante il periodo di conservatorship. Secondo Jamie Spears, grazie a questo meccanismo Britney è riuscita a risollevarsi finanziariamente. Il suo patrimonio non sarebbe stato dilapidato. Anzi, prima della tutela la figlia «era praticamente al verde».
«La mia idea è che la conservatorship aiuti una persona a riprendersi la propria vita, a tornare a far parte della società, a vivere normalmente. E in questo ho fatto la differenza». Secondo l’uomo, «la gente non ha proprio idea di quale sia la verità».
A questo link trovate la versione di Britney, tra manipolazioni, traumi e piani di fuga.