Germi è il nome dell’album con cui gli Afterhours hanno scelto di abbandonare l’inglese per avvalersi della lingua italiana.
Il risultato è uno strano ibrido intenzionalmente confusionale, un monumento al contagio (tra linguaggi, immagini, stili e corpi) realizzato impiegando la tecnica dadaista del cut–up e dominato da sonorità che sfuggono a una catalogazione classica, caratterizzate da una follia raramente rintracciabile nel contesto musicale italiano.
Germi è anche il nome del locale che Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo Francesca Risi e Gianluca Segale hanno aperto in zona Navigli nel 2019, nell’ottica di sostenere la ricerca incessante di infezioni virtuose: uno spazio cross–culturale che, negli ultimi anni, è riuscito a consacrarsi come uno dei principali luoghi di contaminazione meneghini, miscelando tutte le parti culturali del caso, dal cinema al teatro, dalla pittura alla musica.
Ambizioni che collimano alla perfezione con la concezione del mondo di Rolling Stone Italia, che sin dalla sua fondazione individua nel confronto tra idee una cifra distintiva e un patrimonio da rivendicare con forza.
A partire dal 7 aprile Germi darà seguito alla sua missione “contaminatrice” ospitando Basement Café by Lavazza – Germi Session, un format prodotto da Rolling Stone Italia e Lavazza.
Grazie a un Virgilio d’eccezione come Manuel Agnelli, Basement Café by Lavazza – Germi Session vi accompagnerà in un viaggio in tre puntate che esplorerà gli aspetti più impenetrabili della musica nostrana.
La carne al fuoco è tantissima, dal precariato degli artisti alle scorie psicologiche lasciateci in eredità da due anni di pandemia, fino a tutte le difficoltà che un musicista emergente deve affrontare per ottenere la tanto agognata legittimazione nel mainstream.
La prima è dedicata ai Verdena e alla loro carriera ventennale. Gli spunti sono tanti, interessantissimi e inconsueti: parlare della band bergamasca significa affrontare, di riflesso, alcuni degli aspetti storici più interessanti, problematici e discussi del rock italiano, a partire dalla dialettica tipicamente nostrana basata sull’idea di inconciliabilità tra attitudine indipendente e modus operandi delle etichette discografiche.
Alberto e Luca Ferrari e Roberta Sammarelli hanno scelto di confidarsi intimamente con Manuel per svelare aspetti inaccessibili dei loro processi creativi e del loro lavoro, dal metodo di scrittura al rapporto con il pubblico, dai linguaggi non verbali che si sviluppano in sala prove alla difficoltà di continuare a proporre un certo tipo di musica quando il mercato rema in un’altra direzione, fino alle prospettive di guadagno e alla pretesa di una totale libertà artistica scevra da ogni tipo di condizionamento.
La seconda puntata è in programma per il 13 aprile, e avrà come protagonisti Francesco Motta ed Emma Nolde: in loro compagnia verrà indagato il confronto generazionale e l’etica dell’artista nella società di oggi. Infine, nell’ultimo appuntamento calendarizzato per il 27 aprile, saranno di scena Brunori e Joan Thiele che parleranno del senso dei social dopo l’esperienza del Covid e dell’importanza della parola.
«Basement Café by Lavazza – Germi Session nasce, almeno livello di pensiero, qualche anno fa, quando assieme a Giorgio (Testi) abbiamo iniziato a pensare alle tante cose che avremmo potuto creare dentro Germi, utilizzando la sua estetica particolare e ricercata. Sfruttare l’intimità di questo spazio per creare un format che restituisse uno sguardo un po’ da insider, permettendo allo spettatore di approcciarsi a un dialogo e a un tipo di performance molto intima e confidenziale, è stato uno sviluppo naturale. In un periodo in cui gli spazi per la musica dal vivo sulle piattaforme sono piuttosto esigui, un format del genere offre un’esperienza di racconto irripetibile», spiega Rodrigo D’Erasmo.
Anche Giorgio Testi, che ha curato la regia dell’intero progetto, conferma che il format è nato spontaneamente, corrispondendo in toto alla filosofia che ispira la missione culturale di Germi: «Frequento il locale dal primissimo giorno, mi ha sempre affascinato il fatto che puoi andarci e ritrovarti a parlare con gli artisti: è quasi impossibile tornare a casa senza avere in mente nuove idee o spunti, o addirittura dei progetti già fatti e finiti». Secondo Testi, «Parlare ai social attraverso la lente cinematografica ci ha permesso di ritornare a un’estetica che, negli anni, per tanti motivi è stata progressivamente abbandonata».
CREDITS:
Basement Café by Lavazza – Germi Session è ideato da Lavazza
è prodotto da Lavazza e Rolling Stone Italia
in collaborazione con Epik
con la produzione esecutiva di Blackball (e in collaborazione con Blue Joint film)