Abbiamo molti dettagli in più su The Movie Critic, il prossimo film di Quentin Tarantino. Ed è stato lo stesso regista a rivelarli a Deadline, seduto su una terrazza dell’Hotel Carlton di Cannes.
Tarantino si trovava sulla Croisette per prendere parte a una proiezione di Rolling Thunder, il cult del 1977 firmato John Flynn citato anche nel libro Cinema Speculation, durante la Quinzaine des Réalisateurs. E di recente Paul Schrader, sceneggiatore di Taxi Driver e regista di American Gigolò, si è lasciato scappare che Quentin avrebbe in mente di rigirare l’intera sequenza del finale di quel film.
Tarantino svela oggi che The Movie Critic sarà ambientato proprio nel 1977, e che il protagonista non sarà, come aveva creduto qualcuno, ispirato a Pauline Kael, la più famosa critica cinematografica del New Yorker, ma che sarà basato sulla vera vita di «un uomo che se l’è goduta un sacco, ma che non è mai diventato davvero famoso, e che scriveva recensioni di film per una giornalaccio porno».
Tarantino si è ispirato alla firma di una vera rivista pornografica che metteva nei distributori automatici quand’era ragazzo: è stato uno dei suoi primi lavori. «Era una pagina di recensioni davvero interessante», dice. Nel film, quella rubrica si chiamerà The Popstar Pages.
«Scriveva di film della grande distribuzione, ma era un critico di seconda fila», spiega il regista di C’era una volta a… Hollywood. «Penso che fosse davvero un buon critico. Era tremendamente cinico. Le sue recensioni erano un incrocio tra Howard Stern e Travis Bickle (il personaggio di De Niro in Taxi Driver, ndr) se fosse stato un critico. Scriveva come se avesse avuto cinquant’anni, ma in realtà è morto che non ne aveva nemmeno 40. Ho fatto qualche ricerca e credo che la causa sia stata l’alcolismo».
Quanto all’attore che lo interpreterà, «non ho ancora deciso chi sarà», anticipa Quentin, «di certo un uomo sui 35 anni, qualcuno che non ha mai lavorato in un mio film». Di sicuro «non voglio ingaggiare un inglese. Nulla contro gli inglesi, ma viviamo un tempo molto strano, in cui gli inglesi e gli australiani fingono di essere americani. Nessuno recita più col suo accento originario».
Nell’intervista a Deadline, Tarantino parla anche delle sue partecipazioni a Cannes, il Festival che l’ha lanciato con Le iene («Per Pulp Fiction avevano messo dei bollini arancioni sui biglietti, per segnalare i contenuti violenti. Poi però con Lars von Trier hanno smesso», scherza) e su alcuni dei titoli più amati ambientati proprio sulla Croisette (tra cui Un amore perfetto o quasi di Michael Ritchie con Keith Carradine e Monica Vitti).
La pre-produzione di The Movie Critic partirà il prossimo mese a Los Angeles e il film, come annunciato più volte dallo stesso Quentin, sarà l’ultimo del regista.
Qui il video dell’intervista:
EXCLUSIVE: Quentin Tarantino reveals 1977’s ‘Rolling Thunder’ as his surprise Directors’ Fortnight screening here at #Cannes. The writer-director dedicated a chapter to the film in his last book Cinema Speculation. pic.twitter.com/mm9mWiDbds
— Deadline Hollywood (@DEADLINE) May 25, 2023