Nanni Moretti1998
Primo “incontro” tra Nanni e quello che diventerà “il caimano”. Moretti reagisce a modo suo alla prima elezione del Silvio nazionale, commentando con mamma Agata l’inizio di una nuova era in cui nessuno riesce a dire “qualcosa di sinistra” (e, da destra, s’impone il populismo). Vorrebbe girare un documentario su Berlusconi e il conflitto d’interessi, ma ripiegherà sul musical del pasticciere trotzkista. Il resto è Storia. Del cinema e della Repubblica.
Nanni Moretti2006
Nanni vs Silvio, secondo round. Quasi dieci anni dopo Aprile, a governi Berlusconi che ormai hanno definitivamente cambiato il volto della politica italiana, il regista romano torna a pensare a un film sul Presidente. Questa volta in chiave biopic, scritto da una giovane autrice lesbica (Jasmine Trinca) specchio dell’Italia “girotondina” che non cede alla Silviopolitik. Ma la satira cinéphile si trasforma presto in un cupo dramma processuale che vuole mettere sul banco degli imputati tutti noi.
Erik Gandini2009
Ci voleva un documentarista svedese per decodificare il Silvio-pensiero penetrato nella psicologia di una nazione. Il risultato è l’analisi sociologica della faccia mediatica di Silvio, da Lele Mora e Fabrizio Corona fino all’infotainment, passando per il dizionario dei valori berlusconiani. Il rischio moralismo è dietro l’angolo, ma il fatto che l’autore sia straniero mantiene la giusta distanza.
Sabina Guzzanti2010
La migliore imitatrice di Silvio di sempre, ormai diventata autrice militante, indaga il premier più discusso del Paese partendo letteralmente dalle macerie del terremoto dell’Aquila. Non è un caso che arrivi da una donna un j’accuse che non risparmia nessun aspetto del “vampiro” del titolo: la gestione dell’emergenza da parte della Protezione Civile diventa metafora quasi scespiriana dell’impero di Silvio. Un pamphlet parzialissimo, ma anche per questo necessario.
Franco Maresco2014
Altro giro, altra indagine. Possibilmente ancora più affilata. Franco Maresco penetra nel “cerchio magico” siciliano di Berlusconi, cercando le tracce di finanziamenti oscuri e amicizie poco raccomandabili. Ma, come sempre nello sguardo dell’autore orfano di Ciprì, la realtà diventa “surrealtà”, fino a impedirgli di portare a termine la sua stessa missione. Il non-documentario su Silvio forse più bello mai realizzato.
Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo2015-2019
Incursione nella serialità per l’“idea di Stefano Accorsi” all’epoca da molti incompresa. In realtà la “Tangentopoleide” Sky è uno degli affreschi più puntuali e meglio architettati mai pensati sul tema. Un team di sceneggiatori prodigiosi (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo) e un cast da paura (oltre al pubblicitario Accorsi, la starlette-turned-parlamentare Miriam Leone e il leghista sedotto dall’establishment Guido Caprino) mettono a segno il più clamoroso tableau vivant sul “ventennio” che ha chiuso il Novecento italiano. E c’è anche Silvio stesso, interpretato da un gigantesco Paolo Pierobon.
Paolo Sorrentino2018
Poteva mancare all’appello il regista che ha meglio saputo sublimare l’Italia “cafonal”? A Sorrentino non basta nemmeno un film, e firma la partita doppia che ripercorre e insieme trasfigura le vicende pubbliche e private del Jep Gambardella di Palazzo Chigi. Da Veronica Lario che legge gli Adelphi a Villa Certosa (splendida Elena Sofia Ricci) all’ape regina “bunga bunga” di Kasia Smutniak, c’è tutta la corte dei wannabe miracoli. E Toni Servillo che è Silvio senza esserlo, come solo lui avrebbe potuto fare.