Ieri mattina è morto Silvio Berlusconi, uno dei simboli degli anni ’80, l’epoca in cui i CCCP cantavano “maledirai la Fininvest”. Stamattina s’è tenuta a Palazzo Masdoni, storica sede della federazione provinciale del PCI di Reggio Emilia, la conferenza stampa della mostra Felicitazioni! dedicata alla storia dei CCCP in vista del quarantennale dell’uscita del primo EP Ortodossia.
«Sembra quasi che Berlusconi sia morto per darci una mano», ha detto in conferenza Giovanni Lindo Ferretti. «Ci ho pensato ieri tutto il pomeriggio e stanotte ho dormito poco e male. Non ho né la voglia, né più la capacità di essere leggero. Ogni opinione ha la sua legittimità. Io come cantante dei CCCP non posso non ricordare, facendo sbiancare un sacco di gente e facendo contenta un sacco di altra gente, che le uniche cosa significative sulla guerra in Ucraina le ha dette Berlusconi. È l’unica persona che mi ha fatto sorridere in questo anno al pensiero che, con alcuni frasi rubate, abbia fatto contenta una quantità incredibile di gente che l’ha sempre detestato».
Le farsi rubate a cui fa riferimento Ferretti sono quelle dette da Berlusconi a ottobre 2022 durante la riunione del gruppo di Forza Italia alla Camera: «Putin non voleva la guerra», ma «è stato spinto a invadere l’Ucraina». Lo scopo di Putin era instaurare in Ucraina un governo di ucraini «perbene e di buon senso». A febbraio 2023 aggiunse che «io a parlare con Zelensky, se fossi stato il Presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili», dichiarazione che convinse la Presidenza del consiglio italiana a comunicare poco dopo che «il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto».
La dichiarazione di Ferretti fa il pari con la frase detta a Repubblica ovvero che il mondo dopo tanti anni è ancora diviso in due «e noi siamo, ancora una volta, dalla parte sbagliata» e con quanto aggiunto in conferenza stampa da Massimo Zamboni: «Ci risvegliamo da cellule dormienti in un mondo in cui c’è ancora lo stesso nemico di allora: l’impero del male».
Ferretti e Zamboni, Berlusconi e Putin, l’Unione Sovietica e la Russia. Il mondo è cambiato e i CCCP sono invecchiati e non lo nascondono, anzi, durante la conferenza stampa di stamattina Ferretti l’ha ribadito più volte. Sono invecchiati, ma non hanno abbandonato la loro «ragion d’essere», come la chiama il cantante-non-cantante, ovvero essere un gruppo punk filosovietico. «I CCCP» ha detto Ferretti «sono sempre stati profondamente legati alla realtà e profondamente sinceri con sé stessi e sono sempre stati sovrastati dall’attualità, dall’accadere delle cose. Non siamo più giovani, non siamo più belli, non siamo più strafottenti, però la nostra ragion d’essere è questa: noi siamo anche scomodi».
La mostra Felicitazioni! CCCP Fedeli alla linea 1984-2024, si terrà dal 12 ottobre 2023 all’11 febbraio 2024 ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Il 13 ottobre uscirà il libro-catalogo omonimo, sabato 21 ottobre i CCCP saranno al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia per il “Gran Gala Punkettone di parole e immagini”. I quattro si racconteranno al pubblico con Daria Bignardi e Andrea Scanzi, per la regia di Fabio Cherstich.
I CCCP hanno raccontato che Felicitazioni! non vuole essere una mostra celebrativa. Lo scopo è «rimettere in scena il legame tra CCCP e questa terra, tra storie specifiche e una storia più grande». Zamboni ha spiegato che il primo piano dell’esposizione conterrà «una parte ordinata e cronologica, stanze bellissime con album, eccetera, e ci sarà una parte al secondo piano più tumultuosa e immersiva, specchio perfetto di un’enorme casa occupata, non conclusa in nessun modo. Sarà molto emozionale camminare in mezzo a quello sfacelo pieno di storia».
C’è molta attesa anche per il Gran Gala Punkettone. Pare di capire che non sarà un concerto tradizionale, anche se i quattro CCCP presenti in sala (Ferretti, Zamboni, Annarella e Fatur) sono stati molto vaghi. «I più curiosi di quello che succederà siamo noi», ha detto Ferretti. «Stiamo aspettando per arrivi il momento per ragionarci davvero. Ci sono tanti stimoli, fascinazioni e non è detto che ci sarà musica. Cerchiamo di farci incantare da quello che succede».
In realtà Ferretti ha fatto capire che il 21 ottobre ci sarà anche della musica. Qualcosa suoneranno, non è chiaro come e con chi. Sicuramente «non vorremmo fare la caricatura dei CCCP». In programma insomma «non c’è alcuna reunion. Il problema che siamo ancora vivi e rifare i CCCP sarebbe ridicolo. Qualcuno continua a farlo dopo una certa età, ma non è da noi. Io» ha continuato Ferretti «ho smesso di fare concerti due o tre anni fa. Dopo un bellissimo concerto a Faenza, mi sono detto: potrebbe essere l’ultimo. Coi CCCP qualcosa capiterà di fare, ma non sarà una reunion di rock’n’roll».