In quanto a costumi alimentari, in Italia, si sa, siamo intransigenti. Non solo per tradizione e qualità di ciò che ci mettiamo nel piatto. Ma anche per le scansioni orarie con cui lo facciamo: colazione rigorosamente prima delle 10, pranzo 12-15, cena dalle 19 e possibilmente senza strascicarsi troppo in là nella notte. Tanto che una delle prime cose che notiamo, viaggiando il mondo, sono proprio le diverse coordinate temporali con cui “gli altri” strutturano la loro nutrizione. Ma questi inglesi vanno a cena con le galline. Ma quegli spagnoli chissà come digeriscono, mettendosi a tavola alle 23.
Per chi nasce e cresce nel nostro Paese, insomma, non ci può essere cosa più esotica di una cucina di ristorante aperta continuativamente da pranzo a cena. Quelle che ti fanno ordinare un risotto all’onda alle 16:35. Quelle che abbiamo visto nei film e nelle serie TV americane, tra signore glamour che si siedono a tavola a ogni ora del giorno e della notte, e diner nel deserto sempre aperti per pancetta, uova e patatine.
La verità è che gli originali, i primi della classe, in fatto di cibo, siamo sempre stati noi. Così, per sciogliere le spalle e ricordarsi che andare lunghi sul lavoro prima di pranzo non equivale a una sentenza di morte, e che sostanzialmente possiamo anche mangiare quando ci pare, ecco una lista di cucine milanesi sempre aperte nelle ore tra il pranzo e la cena. Ce n’è pure una che propone colazione all-day long. Bruciateci come streghe, se vi pare.
Osteria italiana
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In via Napo Torriani, di fronte alla Stazione Centrale, Osteria italiana viene incontro alle necessità dei viaggiatori e dei tiratardi con un menu pizza & cucina furbetto, che raccoglie i piatti regionali più iconici del Belpaese in un’unica carta e permette di accompagnarli con Bellini, Rossini, e Mimosa. Un po’ da americani, ma funzionale.
L’altro Luca e Andrea
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Degli stessi Luca e Andrea di ‘Luca e Andrea’, il fratello minore del risto-bar simbolo dei Navigli si affaccia sul Naviglio Grande, a pochi passi da Vicolo dei Lavandai. L’atmosfera è quella di una classica trattoria e il menu segue a ruota, con un rispettabile focus milanese: ravioli di magro, risotto giallo, ossobuco di vitello, cotoletta a orecchio d’elefante, mondeghili. Un piccolo appunto: la cucina fa una pausa fisiologica dalle 18:00 alle 18:30.
LùBar
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In centro Milano, LùBar ha portato un pizzico di sicilianità con arancini e attenzione per la cucina di pesce, anche se l’attrazione principale del locale rimane la meravigliosa struttura, con serra interna, esterna, e giardino. Romanticissimo, iper-instagrammabile, se ti concentri ci puoi pure sentire il profumo delle mandorle di Noto. Il brunch è disponibile tutto il giorno. Peccato per il menù sporcato da alcuni piatti internazionali o milanesi, per accontentare un po’ tutti.
Pausa – Your Italian Break
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Via Cesare Correnti è una zona mezza studenti, mezza vecchia Milano. Poi c’è Pausa – Your Italian Break, locale che si propone di creare una formula di ristorazione fast-casual, always-on, con pizze lunghe o al trancio, pinse, gelato “espresso” (ricorda un soft yogurt) e pasta in the box, una scatolina da take-away di pasta condita con sugo a scelta. È anche un posto per studiare, bere un caffè o un bicchiere di vino. Un po’ tanto, forse, ma almeno non si sbaglia.
Diana Garden
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Diana Garden è il ristorante dell’hotel Sheraton Diana Majestic, in Porta Venezia. Immerso nel giardino interno della struttura, è pronto ad accogliervi con quasi dodici ore di servizio continuo, grazie a una proposta All-Day Dining a partire dalle 10:30 fino alle 22. Le proposte sono internazionali: avocado toast, hamburger, Clubhouse Sandwich, Caesar Salad, taglieri, primi piatti e dolci fatti in casa.
La Cupola
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A due passi dal Duomo, in via Tommaso Grossi, il Park Hyatt Milano vi fa accomodare a (quasi) qualsiasi ora del giorno sotto i nove metri di cupola di vetro di – appunto – La Cupola, il suo ristorante interno. Il menu all-day è disponibile dalle 12 alle 23 (con anche qui pausa fisiologica tra le 18 e le 18:15), le proposte sono di ispirazione italiana con un tocco sofisticato. Per esempio i ravioli di ortiche, ricotta di pecora, spuma al Parmigiano Reggiano e sommacco, o il riso Riserva San Massimo con crostacei, lime e bisque. Ma non mancano galletto arrosto intero, ribeye di manzo e costoletta alla milanese.
Bowls and More
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Sette location sparse per la città, Bowls and More è il cibo zero sbatti per chi non sa come sopravvivere tra meeting e deadline. La lingua del menu è infatti quella della Milano del fatturato; l’ispirazione, internazionale, dall’America alla Tailandia passando per il Giappone, con un pit stop sui pancake. Attenzione solo a due cose: la chiusura è un po’ anticipata, tra le 20 e le 21:30 per tutti gli store, e la domenica alcuni sono chiusi, o aperti solo per brunch.
L’Ov Milano
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In via Vincenzo Monti c’è L’Ov, insegna della storia recente della città, concentrata, come vuole il nome, sull’uovo e tutto ciò che gli ruota intorno. Famosi per il brunch, la cucina internazionale – ma che strizza l’occhio al bistrot – da L’Ov è disponibile alla carta da mezzogiorno alle 23, con ulteriori menu speciali per Merenda e Brunch (appunto).
Pane e Vino
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In zona Carrobbio, Pane e Vino è enoteca e ristorante ma anche sito archeologico: nelle sue sale è possibile visitare i resti di una torre romana di circa quindici metri, unico resto dell’antica Porta Ticinensis (I sec. d.C.). La cucina è mediterranea, si apre la mattina e si continua fino alle 23. Frequentato soprattutto da turisti.
Biancolatte
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Dal 2008 in via Filippo Turati, Biancolatte offre una cucina semplice, che unisce influenze italiane e internazionali in un menu che si protrae dalla colazione alla cena, coprendo ogni ora della giornata. Primi, pasta fresca, piadine, secondi leggeri, ma anche poke, crêpes, insalate e gelati e piccola pasticceria fatta in casa. Se il bianco vi acceca, però, forse non è il posto per voi.
California Bakery
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Per chi sta a Milano da un po’, la storia di California Bakery è una leggenda. Per chi non sa che cosa sia, stringiamo: una bakery che propone quasi esclusivamente cibo di ispirazione statunitense, tra torte alte come la Torre Velasca, hamburger, pancake, muffin, toast, patatine fritte e molto altro. Con un’operazione di ingegneria inversa, non solo puoi mangiare tutto il giorno, da California, ma puoi anche farci colazione all’ora che ti pare.
Vanilla Bakery
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In via San Siro, zona Buonarroti, c’è la versione gonza di California Bakery: Vanilla Bakery. Anche qui il menù è 100% anglosassone; le torte, se possibile, hanno ancora più crema al burro e i cupcake hanno gusti (positivamente) fuori controllo. La proposta calda si articola nei classici abbinamenti di pane + pancetta/proteina + patatine fritte e/o uova mille salse.