Per i Massive Attack capivi «dal fuoco che aveva negli occhi che per lei l’attivismo era un riflesso dell’anima, non un gesto politico». Altri ne ricordano la vita tormentata, la lotta, ovviamente il talento. Tutti dicono che aveva ragione lei. Morrissey scrive un j’accuse a stampa, discografia e a chi «non ha avuto il coraggio di sostenerla quand’era in vita». Flea dei Red Hot Chili Peppers ricorda di averla sentita vicina quando lui era «un ragazzo di strada». Ecco, insomma, le reazioni dei colleghi alla morte di Sinéad O’Connor.
«Come si fa a fare l’elogio funebre di una persona che non hai mai conosciuto bene, ma con cui hai avuto l’onore di lavorare?», scrivono i Massive Attack, che hanno collaborato con lei ai tempi di 100th Window. «Davvero, essere testimoni della sua voce, nell’intimo, in studio. E quand’eravamo on the road, durante i soundcheck ogni singola persona in sala posava attrezzi e strumenti. Dal fuoco che aveva negli occhi capivi che per lei l’attivismo era un riflesso dell’anima, non un gesto politico».
— Massive Attack (@MassiveAttackUK) July 26, 2023
Scrive Billy Corgan degli Smashing Pumpkins: «Fieramente onesta, dolce e divertente, aveva talenti che forse neanche lei comprendeva fino in fondo». Per lui, Sinéad è una figura unica della sua generazione. «Non dimenticherò mai che una volta è stata cancellata per un atto di semplice resistenza. Il suo crimine? Strappare una foto», ovvero quella del Papa al Saturday Night Live.
— William Patrick Corgan (@Billy) July 26, 2023
«Quando Sinéad è diventata famosa» scrive Flea dei Red Hot Chili Peppers «per noi ragazzi di strada, per noi selvaggi è stato come se una di noi ce l’avesse fatta. Incredibile. Non sto cercando di paragonare me o chiunque altro a Sinéad, è unica nel suo genere, ma è quel che ho provato, come se fosse stata una di noi. Per me era come Billie Holiday. Tutto il suo dolore, tutta la sua bellezza e quelle canzoni incredibili… merita la santità».
for all us street kids, for all us wildlings, when sinead got huge, it felt like one of us made it. It was incredible. im not trying to compare myself or anyone else to sinead, she is one of a kind, but thats what it felt like to me. like she was one of us. she was like billie…
— Flea (@flea333) July 27, 2023
Morrissey ha pubblicato sul suo sito uno scritto duro in cui punta il dito contro chi l’ha attaccata in vita ricordando che «è stata scaricata dalla sua etichetta discografica dopo aver venduto sette milioni di dischi», e questo pur non avendo fatto nulla di male. «La sua era una vulnerabilità orgogliosa… e c’è un certo odio dell’industria musicale per i cantanti che non si adattano (io lo so fin troppo bene), e non vengono mai lodati fino a quando muoiono – quando, finalmente, non possono rispondere». Oggi i social si riempino «di elogi per Sinéad con le solite etichette idiote di “icona” e “leggenda”. La lodate ora SOLO perché è troppo tardi. Non avete avuto il coraggio di sostenerla quand’era viva e vi cercava».
Per Morrissey sono stati la stampa e i dirigenti discografici che oggi la lodano «a spingere Sinéad a rinunciare… perché si è rifiutata di essere etichettata, ed è stata degradata, come sono sempre degradati quei pochi che muovono il mondo. Qualcuno è sorpreso che Sinéad O’Connor sia morta? Chi si è preoccupato di salvare Judy Garland, Whitney Houston, Amy Winehouse, Marilyn Monroe, Billie Holiday?». O’Connor «ha avuto il coraggio di parlare quando tutti gli altri rimanevano zitti e buoni. È stata molestata semplicemente perché era sé stessa. Alla fine i suoi occhi si sono chiusi alla ricerca di un’anima che potesse chiamare sua. Come sempre, gli sfigati non colgono il punto, e con le mascelle serrate tornano a usare gli insulsi e stupidi “icona” e “leggenda”, quando la settimana scorsa avrebbero utilizzato parole ben più crudeli e sprezzanti».
Se Melissa Etheridge ricorda la «piccola e timida ragazza irlandese» conosciuta al suo primo Grammy, Tori Amos la definisce «una forza della natura» e una «una autrice e interprete brillante», lodandone «la passione, la presenza intensa e l’anima bellissima, che ha combattuto con coraggio i suoi demoni».
This is such a tragedy. What a loss. She was haunted all her life. What a talent. I remember my first Grammy show meeting this small shy Irish girl. #Sinead #RIPSinead Sinead O’Connor Dead at 56 – Rolling Stone https://t.co/DPTd1tNmZT
— Melissa Etheridge (@metheridge) July 26, 2023
Sinead was a force of nature. A brilliant songwriter & performer whose talent we will not see the like of again. Such passion, such intense presence & a beautiful soul, who battled her own personal demons courageously. Be at peace dear Sinead, you will forever be in our hearts. t pic.twitter.com/lJVhGfuTPA
— tori amos (@toriamos) July 26, 2023
Bryan Adams ricorda di essersi esibito con lei: «Mi è piaciuto molto lavorare con te, fare foto, concerti in Irlanda insieme e chiacchierare». Per Brandi Carlile «è stata sempre dalla parte del giusto». A chi le risponde scrivendo che purtroppo Sinéad non può vedere tutto questo amore, Carlile risponde che «è dolorosamente vero. Possiamo rimediare» esprimendo questo amore «alle persone per le quali ha combattuto».
This is painfully true. We can make it up to her by doing it for people she fought for https://t.co/idFEIEl8Er
— Brandi Carlile (@brandicarlile) July 27, 2023
Postando una foto del Saturday Night Live, il premio Pulitzer per la musica Rhiannon Giddens dice che «avremmo dovuto ascoltarla all’epoca», mentre Alanis Morissette posta una foto della cantante con un cuore spezzato.
We should have listened to her THEN. Rest in peace 💔💔💔 pic.twitter.com/Gi523hMr7E
— Rhiannon Giddens (@RhiannonGiddens) July 26, 2023
— Alanis Morissette (@Alanis) July 26, 2023
Anche Tom Morello posta una foto della cantante: «Rest in peace, brilliant Sinéad».
Rest in peace, brilliant Sinead pic.twitter.com/3lyC058cLO
— Tom Morello (@tmorello) July 26, 2023
«Che cantante e che coraggio», scrive Tracey Thorn degli Everything but the Girl.
Oh Sinead O’Connor, no, that’s a terrible loss. What a singer and what a brave brave woman. Heartbreaking news.
— Tracey Thorn (@tracey_thorn) July 26, 2023
Cat Stevens/Yusuf Islam scrive di avere «appreso con tristezza della morte della sorella Shuhada Sadaqat, nota anche come Sinéad O’Connor. Era un’anima gentile. Che Dio il misericordioso le dia pace eterna. Inna lillahi wa inna ilayhi rajioon – in verità, apparteniamo ad Allah e a Lui torniamo».
Sad to hear of the passing of sister Shuhada Sadaqat, also known as Sinéad O’Connor. She was a tender soul, may God, Most Merciful, grant her everlasting peace. Inna lillahi wa inna ilayhi rajioon – Verily we belong to God, and verily to Him do we return. 2:156 pic.twitter.com/arcZ3fPWK9
— Yusuf / Cat Stevens (@YusufCatStevens) July 26, 2023
Billy Bragg ne loda il coraggio. La ricordano anche Flavor Flav dei Public Enemy e in Italia, tra gli altri, Zucchero.
Sinéad O’Connor was braver than brave. May she rest in peace. pic.twitter.com/UHBDlvK9xR
— Billy Bragg (@billybragg) July 26, 2023
RIP Sinead O’Conner pic.twitter.com/sGuOTxiE9Y
— FLAVOR FLAV (@FlavorFlav) July 26, 2023
Nothing compares 2 U… voce d’angelo.
R.I.P.#SineadOConnor pic.twitter.com/uvybwmkJfI— Zucchero Fornaciari (@ZuccheroSugar) July 26, 2023