L’incontro e la collaborazione tra regista e attore protagonista, l’importanza di questo progetto nella carriera di entrambi, il set corale dove «ero sempre il primo a prendere le onde in faccia» (cit. Picchio).
E il messaggio – quello veicolato dalla storia del comandante Salvatore Todaro, che durante la Seconda guerra mondiale decise di seguire la legge del mare e salvare l’equipaggio del mercantile belga che aveva inavvertitamente colpito – «che oggi vale ancora di più», dice sempre Favino, con inevitabile riferimento alla guerra in corso a Gaza.
Abbiamo incontrato Edoardo De Angelis e Pierfrancesco Favino alla vigilia dell’uscita nelle sale, il 31 ottobre, di Comandante, che ha aperto l’80esima Mostra di Venezia (qui la recensione). E sempre Favino propone una nuova catalogazione per questo lavoro: «Non è un film di guerra: è un film di pace».
Qui la nostra videointervista: