Werner HerzogFeltrinelli
Un’autobiografia? Molto di più. Praticamente un film di Werner Herzog. Dall’infanzia nel pieno della Seconda guerra mondiale – e in estrema povertà, ma raccontata come un’avventura epica – ai set dei suoi capolavori, sempre “vissuti pericolosamente”. Passando per lo studio sempre “in avanti” sull’avanguardia del mondo (che poi avrebbe traslato nella sua filmografia), dallo spazio alla rete, e ovviamente per la scoperta del cinema, quando aveva 11 anni: se non fosse accaduto, forse non avremmo mai avuto Herzog. E meno male per noi che non è andata così.
Gabriele Salvatores con Paola JacobbiRizzoli
Un memoir, sì. E allora perché quel plurale nel titolo? Perché la storia che ci racconta Gabriele Salvatores è anche quella di una generazione, quella che è stata bambina negli anni del boom e ha raggiunto la maggiore età nel fatidico 1968 o giù di lì. Dalle prime esperienze sul palcoscenico del Teatro dell’Elfo ai tanti successi cinematografici, da Marrakech Express a Turné, dal premio Oscar Mediterraneo al profetico Nirvana. Raccontando, insieme alla giornalista Paola Jacobbi, il suo cinema libero. Come la sua vita.
Alberto AnileLa nave di Teseo
«Mentre a Hollywood Welles con opulenza di mezzi filmava l’opulenza, in Italia era con povertà estrema di mezzi che si filmava la povertà. Come farà a frequentare il verosimile colui che si è forgiato nell’inverosimile?». Così scrive Pupi Avati nella prefazione all’edizione aggiornata del ricchissimo volume (560) di Alberto Anile sull’esperienza italiana di “Citizen Kane“. Welles atterrò a Roma nel 1947 e cercò subito di diventare italiano: cenò con Togliatti, corteggiò Lea Padovani, recitò con Totò, progettò film con Scalera e De Laurentiis. Ma l’Italia non lo volle. Segue quello che sembra, a tutti gli effetti, un film…
Alberto CrespiJimenez
Il tentativo, forse «folle e disperato», di raccontare la poesia di uno dei più grandi registi della storia del cinema americano: John Ford. Un percorso tematico, che parte da Ombre rosse, il film dove tutto è cominciato e che Orson Welles (aridaje) vide decine di volte prima di girare il suo Quarto potere. Ognuno dei nove passeggeri della diligenza è lo spunto per un capitolo. Più altri due protagonisti: gli indiani, ovviamente, e la Monument Valley.
Maurizio PorroLa nave di Teseo
Prendendo spunto dal film di Antonio Pietrangeli starring Stefania Sandrelli, il critico del Corriere della Sera ci porta dentro la storia del cinema e del teatro italiani, ospiti di una festa dello spettacolo che ci fa ricordare, tra Federico Fellini, Giorgio Strehler e le ballerine della rivista, periodi storici, personaggi, tendenze, curiosità e capricci di un’arte che vive sempre due volte: in chi recita e in chi ascolta.