È appena arrivato su Prime Video e ora fa discutere anche il pubblico, dopo essere stato tra i titoli più chiacchierati fra gli addetti ai lavori ai festival dello scorso autunno.
Saltburn, opera seconda dell’attrice e regista inglese Emerald Fennell dopo il caso Una donna promettente, sta diventando un caso a sua volta.
Soprattutto per via della scena finale, in cui il protagonista (il bravissimo Barry Keoghan, visto nel Sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos e candidato all’Oscar per Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh), si produce in un balletto “come mamma l’ha fatto” sulle note di Murder on the Dancefloor di Sophie Ellis-Bextor.
Il film è la storia di Oliver Quick (il personaggio di Keoghan), uno studente di Oxford che viene dalla provincia inglese e che si invaghisce del ricchissimo Felix Catton (il Jacob Elordi di Euphoria e Priscilla), erede di una dinastia che risiede a Saltburn, la magione che dà il titolo al film. Tra Il talento di Mr. Ripley e Teorema di Pasolini, il “povero” Oliver punta a sedurre tutta la famiglia Catton per compiere la sua scalata sociale. Fino a risvolti prevedibilmente noir.
Ma il balletto finale di Keoghan non è la sola scena che fa discutere. Altri due momenti del film stanno animando il dibattito social.
Il primo è la sequenza in cui Oliver/Keoghan lecca l’acqua della vasca in cui Felix/Elordi si è masturbato mentre si faceva il bagno. L’altra – ma non sveliamo troppo per evitare spoiler – è quella in cui sempre Oliver penetra… una tomba.
Per Barry Keoghan arriverà un’altra nomination all’Oscar? In tanti ci sperano, anche se il film, nonostante il dibattito che sta generando, non sembra tra i favoriti di questa Awards Season.