Dopo aver postato qualche settimana fa il demo di un pezzo nuovo su Gaza, titolo Under The Rubble (sotto le macerie) con una kefiah drappeggiata sullo schermo del computer su cui stava lavorando, Rogers Waters torna con un video pubblicato sul suo account X, accompagnato dal copy: «Un genocidio è sempre un errore».
Genocide is always wrong. @HowardStern pic.twitter.com/bzxDBblALc
— Roger Waters ✊ (@rogerwaters) January 20, 2024
Waters riprende le parole di una lettera scritta nel 2015 ad Howard Stern: «Era una sua replica in risposta a una mia lettera a Bon Jovi che doveva suonare a Tel Aviv». E continua: «Vorrei chiarire alcuni punti che hai sollevato: dici ripetutamente che ho qualcosa contro gli ebrei e mi accusi anche di antisemitismo. Non è così: non ho niente contro di loro o la loro religione più di quanto possa avercela con gli indù o i musulmani, il Papa o il Dalai Lama o ogni altra religione o gruppo etnico. Non sono un bigotto, non giudico le persone o i governi in base alla loro religione o al loro background etnico».
Poi, va avanti Waters sempre rileggendo la lettera a Stern: «Mi chiedi di istruirti», e segue un lungo discorso sulla storia di Israele e Palestina, a partire dal 1947-48. La conclusione, ovviamente, fa riferimento all’attuale situazione a Gaza: «Tutti possono sbagliare, ma diritti umani sono importanti, gli esseri umano sono importanti: l’inquietante genocidio dei palestinesi non è meno atroce di quello di quello dei nativi americano. Un genocidio è sempre un errore».