Tutto era iniziato nel giugno del 2023: dalle parti di Muschio Selvaggio, podcast prima, società poi, fondata da Fedez e Luis Sal, era cominciata la maretta (e una grande stagione di meme). “Che fine ha fatto Luis”, “dillo alla mamma, dillo all’avvocato”. Ma le scaramucce tra i due non si erano esaurite lì, e a novembre Luis aveva aggiornato i follower direttamente del profilo del podcast, dicendo che si trovava in causa con Fedez per le quote della società legata al progetto.
La contesa riguardava la metà delle quote: la Muschio Selvaggio srl è divisa equamente a metà tra Fedez e lo YouTuber, in quanto entrambi ne possiedono il 50%. I procedimenti legali (confermati anche dal rapper su Instagram, «Quando si ha una società al 50% tendenzialmente le cose si risolvono davanti ad un giudice, o almeno così fanno gli adulti») sono stati attivati non perché uno dei due si volesse sfilare dal progetto violando qualche accordo, bensì per una clausola statuaria della società, definita “roulette russa”.
Mutuata dal diritto statunitense e britannico, la “roulette russa” prevede che, in caso di stallo della società (specie se divisa al 50%), uno dei due soci abbia facoltà di fare un’offerta per comprare le quote dell’altro. Qualora però quest’ultimo rifiuti, sarà il primo a dover vendere le proprie quote. Un meccanismo volutamente pensato per rendere i “divorzi” societari più difficili, così che i soci, trovandosi in una sorta di stallo alla messicana, ponderino bene le proprie decisioni.
In questo caso fu Fedez, a fine 2023, ad attivare la clausola, facendo un’offerta di acquisto a Luis per rilevare le sue quote societarie e, di fatto, estrometterlo dalla Muschio Selvaggio srl. Luis, però, rifiutò, ribaltando la situazione e venendo a trovarsi nella posizione di acquirente rispetto alle quote del socio. Il pasticciaccio si generò quando Fedez si rifiutò di ottemperare alla clausola, rifiutandosi di vendere il proprio 50%.
Ora il Tribunale di Milano, interpellato sul caso con il ricorso di Luis, ha raggiunto un verdetto, confermando la facoltà di Luis di acquisire la quota di Fedez. A ratificare la decisione la giudice Amina Simonetti in un’Ordinanza del 23 febbraio, con la quale ha interamente accolto il ricorso per sequestro giudiziario delle quote di Doom srl (gestita dalla madre di Fedez, Annamaria Berrinzaghi) dalla Muschio Selvaggio srl promosso dalla Luislove srl (società di Luis). A darne notizia è una nota dell’ufficio stampa di Luis.
In conclusione del comunicato, la nota sottolinea che ora sarà responsabilità di Fedez decidere se conformarsi o meno alla sentenza. In caso negativo, si aprirebbero nuove vie legali per questa storia infinita.
Dopo l’uscita della notizia, Fedez ha risposto nelle stories: «Il tribunale non ha decretato che le quote appartenenti a me debbano essere vendute a Luis Sal. Anche perché la causa che deciderà sul merito non è ancora iniziata. Il giudice ha stabilito che un custode gestirà le mie quote nell’interesse della società Muschio Selvaggio srl e non nell’interesse di Luis Sal. Di conseguenza, non sono stato esautorato da nulla tanto è vero che le puntate continueranno ad andare in onda».