È probabilmente il film peggio recensito dell’anno, e anche al botteghino ha clamorosamente floppato: Madame Web al momento ha incassato solo 40 milioni di dollari, su un budget di 80. E ora la protagonista del cinecomic Dakota Johnson, in un’intervista a Bustle, va dritta al punto senza mezzi termini: «Non sono sorpresa che sia andata così».
«Fare film è un processo difficilissimo, e nel caso di queste grosse produzioni – ma sta iniziando a succedere anche con quelle più piccole, il che mi manda fuori di testa – le decisioni vengono prese da commissioni, e l’arte non può funzionare quando è decisa da una commissione», spiega l’attrice. «I film sono realizzati da un regista e da un gruppo di artisti che collaborano con lui o con lei. Non puoi produrre arte sulla base di numeri e algoritmi. Io credo che il pubblico sia estremamente intelligente, e invece i produttori hanno cominciato a pensare che non lo sia. Gli spettatori sanno riconoscere le stronzate: anche se i film verranno fatti con l’intelligenza artificiale, gli esseri umani col cazzo che andranno a vederli».
«Fare questo film, in ogni caso, è stata un’esperienza per me», continua Johnson. «Non avevo fatto mai niente di simile prima, e probabilmente non lo rifarò perché io non c’entro niente con quel mondo, e adesso lo so. Ma a volte in quest’industria firmi per qualcosa e quella cosa diventa completamente diversa da come te l’aspettavi. Ho imparato da questa esperienza, anche se ovviamente non è bello far parte di un progetto che viene massacrato in questo modo. Ma non posso dire di non capire perché è successo».
Diretto da S.J. Clarkson, ottima regista televisiva britannica dietro a miniserie come Collateral con Carey Mulligan e Anatomia di uno scandalo con Sienna Miller (oltre che a episodi di serie come Dexter e Succession) e interpretato anche da Sydney Sweeney e Tahar Rahim, Madame Web ha solo il 12% di giudizi positivi sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes.