«Non posso abbandonare Apple e Amazon, come ho fatto con Spotify, perché la mia musica avrebbe finirebbe per avere poche possibilità di farsi ascoltare in streaming dagli amanti della musica». Queste le motivazioni che Neil Young, solo questo 13 marzo, aveva addotto per giustificare il ritorno del suo catalogo su Spotify, dopo che, nel 2022, aveva boicottato la piattaforma svedese, detentrice dell’esclusiva sul podcast di Joe Rogan (The Joe Rogan Experience), accusato dal cantautore di diffondere disinformazione e messaggi pericolosi (come la diffidenza verso i vaccini).
Seguendo il collega, anche Joni Mitchell aveva fatto un passo indietro, rimuovendo la sua musica da Spotify (alla protesta si erano uniti, per poco, anche Crosby, Stills & Nash). Questo ciò che scriveva a gennaio 2022 per annunciare la sua scelta: «Ho deciso di rimuovere il mio catalogo da Spotify. Alcune persone irresponsabili stanno diffondendo bugie che mettono a repentaglio la vita delle persone. Io sto dalla parte di Neil Young e della comunità medico-scientifica internazionale».
Ora, sepolta l’ascia di guerra – Spotify non ha infatti rinnovato il contratto di esclusiva a The Joe Rogan Experience, che potrà essere ascoltato su qualsiasi piattaforma di streaming – anche Mitchell ha deciso di rendere di nuovo disponibile la sua musica, che è ricomparsa nella sua pagina artista.
Al momento, la cantautrice non ha rilasciato dichiarazioni ad accompagnare la scelta, né sappiamo se, come auspicato dai fan Twitter, nella decisione ci sia stato lo zampino di Brandi Carlile.
Ha! “Tell her” …😂 tell me you don’t know joni Mitchell without telling me you don’t know joni Mitchell 💙✌🏻 https://t.co/KrPjFymffk
— Brandi Carlile (@brandicarlile) March 13, 2024