In natura, per sopravvivere, le entità viventi devono mutare, adattarsi, trovare nuovi eco-sistemi in cui poter lasciar fiorire la vita. Che il Terraforma fosse più che un festival estivo, ma un’entità vivente capace di comunicare con l’ambiente attorno a sé, era cosa nota. Per cui la sua dipartita, annunciata qualche tempo addietro, era stata una triste notizia per chi in quel festival vedeva non solo un’esperienza musicale immersiva, ma anche un progetto attento, curato, sostenibile. Per fortuna, come dicevamo, l’esistenza persiste laddove c’è mutazione, trasformazione, vita. E in una nuova geografia, all’interno di un nuovo eco-sistema, è nato Terraforma Exo.
Terraforma Exo è stato ufficialmente presentato a inizio settimana e sarà qualcosa di nuovo. Un progetto inedito che con il passato mantiene un legame di esperienza, visto che continua la curatela e la produzione di Threes Productions, nonché una parte di nome a cui si aggiunge quell’”Exo”, inteso come ‘esterno’ (dal greco), ovvero la condizione di “essere fuori” intesa come un atto, un processo, un gesto che conduce dal nucleo di qualsiasi cosa ai suoi dintorni. O nelle parole di chi questo progetto l’ha pensato, immaginato, realizzato, è «un percorso culturale che si pone di indagare il tema del paesaggio sonoro e del ruolo che riveste nella relazione tra l’essere umano e l’ambiente, che porta nel cuore della città di Milano un format di ricerca partecipativo dedicato all’esplorazione del linguaggio sonoro nelle sue molteplici forme».
Terraforma Exo si terrà il 15 e 16 giugno nel cuore verde del centro di Milano, il Parco Sempione, diramandosi nei vari luoghi che compongono l’area come – oltre al parco stesso – la Triennale (sia al suo interno che nel giardino esterno), il Teatro Continuo di Burri, la Biblioteca Parco Sempione e Torre Branca a cui si aggiunge infine il Gatto Verde, il club di via Toffetti che non solo ospiterà l’anima più club di questa due giorni (sabato sera, con supporto di Shape+), ma anche un’installazione visiva e sonora curata da Presto!? Records, l’etichetta di Lorenzo Senni. E proprio questa idea di utilizzare gli spazi come punto di ricerca artistica è alla base di Terraforma Exo, una manifestazione culturale (“per una nuova ecologia” aggiungono gli organizzatori) che fa della sperimentazione site-specific la sua missione.
Oltre a quella già raccontata da Gatto Verde, e all’intrigante talk d’apertura di uno dei principali giornalisti, scrittori, filosofi e musicisti (non smetteremo mai di consigliarvi il suo Oceano di suono), David Toop, nella giornata di sabato la compositrice Caterina Barbieri presenterà l’installazione Ultimo Cielo (co-curata con Elevate Festival e supportata da TIMES, The Independent Movement for Electronic Scenes), un brano realizzato per l’interno della Torre Bianca, la torre progettata da Gio Ponti che svetta in Parco Sempione. Il Teatro dell’Arte di Triennale invece ospiterà un’installazione sonora in cui le musiche di Bernard Parmegiani, François Bayle e Pierre Schaeffer si muoveranno nell’ambiente grazie all’utilizzo dell’Acusmonium Audior, un sistema audio formato da oltre 80 diffusori progettato da Eraldo Bocca. Sempre rimanendo all’interno della Triennale, l’atrio sarà animato da un’installazione sonora e luminosa (in collaborazione con il festival portoghese Semibreve) del collettivo Tutto Questo Sentire con light design curato da Charlie Hope. Infine ci sarà spazio per il progetto Modular Organ System dei musicisti berlinesi Phililip Sollmann e Konrad Sprenger (finanziato da Princess Kira of Prussia Foundation), un’installazione sonora e scultorea, nonché un ambiente performativo che ospiterà il live degli stessi due musicisti e quello di Max Eibacher.
Prima di chiudere il cerchio al Gatto Verde (dove alla consolle si alterneranno la dj marocchina Ojoo, il giapponese Dj Nobu e l’americana Livwutang), ci sarà spazio per i live della polistrumentista Damsel Elysium, quello di Kembra Pfahler – che presenta una performance multimediale dal vivo chiamata Availabism (in collaborazione con CIRCA.ART, The Cultural Institute of Radical Contemporary Arts) – e quello di Robert Henke (dal titolo CBM 8032 AV), un’opera d’arte digitale stabile, autosufficiente e senza tempo. Per i più nerd, fun fact: Henke è ancora il co-inventore di uno dei più celebri software per la produzione musicle, Ableton Live.
Domenica invece la geografia di questo piccolo festival diffuso ruoterà attorno all’ecosistema del Parco Sempione. Il collettivo tutto al femminile milanese Slipmode e l’agenzia di ricerca Hyperscapes Research Office guideranno un workshop di esplorazione dei paesaggi sonori del parco (con supporto di Shape+), a cui seguiranno una serie di dj set e live – gratuiti – all’aperto presso il Teatro Continuo di Burri curati dalla label d’avanguardia milanese Hundebiss che porterà ad esibirsi Kelman Duran, Chima Issaro e Nìdia con la batterista e compositrice Valentina Magaletti.
L’appuntamento (qui tutte le info) è quindi per sabato 15 e domenica 16 giugno al Parco Sempione di Milano.