«Che notizia meravigliosa». Roger Waters ha commentato così la scarcerazione di Julian Assange. Dopo una sentenza del tribunale federale degli Stati Uniti e dopo aver scontato cinque anni di reclusione nel Regno Unito, il fondatore di WikiLeaks è stato liberato.
La scarcerazione è arrivata dopo un accordo raggiunto ieri col Dipartimento di Giustizia americano che prevede che Assange si dichiari colpevole di aver ottenuto e diffuso in modo illegale documenti sensibili per la sicurezza nazionale statunitense, che è solo uno dei reati di cui era accusato.
Dopo la liberazione, Assange ha preso un aereo per tornare in Australia, facendo scalo a Saipan, nelle Isole Marianne Settentrionali, territorio americano. Lì si terrà oggi l’udienza durante la quale sarà condannato come previsto dal patteggiamento a cinque anni per il reato che ha ammesso. Avendoli già scontati nel Regno Uniti, sarà dichiarato libero e potrà tornare in Australia.
«Ho cominciato a ricevere strani messaggi criptici dagli attivisti americani e non volevo crederci», commenta Waters, che tempo fa è andato a trovare Assange in carcere e si è sempre espresso a favore della sua liberazione. «Ora tornerà in Australia con Stella (la moglie, ndr) e i ragazzi». Il musicista ribadisce che Assange «è stato incarcerato ingiustamente, non avendo commesso alcun crimine» giacché «sono tutte stronzate le cose sullo spionaggio».
Per Waters, «è emozionante sapere che sarà libero e potrà prendersi cura di sé, perché non sta molto bene». Rivolgendosi ad Assange: «Mi piacerebbe rivederti, amico mio. Mi piacerebbe rivederti al lavoro a Wikileaks. Abbiamo bisogno di più cose del genere. Qualcuno deve farsi avanti e continuare il lavoro incredibile che hai fatto. E ovviamente la punizione che ti è stata data per aver detto la verità a noi poveri peccatori è stata fuori dall’ordinario, ripugnante e spregevole oltre misura».
«I nostri politici, i Sunak, gli Starmer, i Biden e tutti gli altri dovrebbero essere criticati per quello che è successo, è stato disgustoso, ma non ci ridurranno al silenzio. Ai ragazzi che vogliono diventare giornalisti, che vogliono entrare nel mondo del giornalismo mainstream, dico: non fatevi tappare la bocca! Non fate quello che vi dicono di fare, anche se vi offrono un lavoro al New York Times o in qualche altro giornale mainstream. Non fatelo! Fate il vostro lavoro e diteci la verità su quel che accade nel mondo come ha fatto Julian Assange».
Infine, Waters ha ringraziato il fondatore di Wikileaks «per l’enorme sacrificio che hai fatto per tutti noi».
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