Dopo l’articolo di Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano di qualche giorno fa, dopo le contro-cause ed essere stato scaricato sia dalla Warner che dalla Rai, Morgan è tornato a esprimersi (anche se lateralmente) sulla faccenda legata ai messaggi violenti inviati all’ex (e cantautrice) Angelica Schiatti (ve ne abbiamo parlato qui).
La dichiarazione arriva questa volta in musica, con un nuovo brano condiviso da Morgan sui suoi social: I cattivi, che, come si può intuire dal titolo, vengono messi in contrapposizione nel testo con “i buoni”. Quale sia l’identità dei “cattivi” è svelata dalle immagini che compongono il video del brano: una serie di ritratti, presumibilmente scaricati da internet, di una serie di personaggi pubblici tra cui Selvaggia Lucarelli, Angelica Schiatti e l’attuale compagno Calcutta, Bugo, J-Ax, Fedez e Marco Mengoni per citarne alcuni.
A spiegare maglio la selezione arriva la caption del post: «Popolo di pecoroni furiosi anti artistici che inneggiano al rogo guidati da manipolatori, mentecatti (captati nelle menti), impariate ad esprimervi con l’arte e non con la violenza. Ora comandano i violenti, i bruti, i falsari, gli invidiosi. Non mi farete tacere, non vincerà il vostro odio, sfogatevi pure la virtù trionferà sempre e soprattutto la verità. E quando sarete smascherati tutta Italia farà una figura di merda. Ah, un’ultima cosa: “colleghi”, siete una mandria di gnu, ma artisti proprio no, non sarete mai più chiamati artisti perché non lo siete, voi disonorate gli artisti. Che Battiato vi fulmini, anzi vi derida, come già faceva quando era al mondo. Che De Andrè vi possa maledire, come già sta facendo. Vergognatevi finti rappers del cazzo che vi pisciate addosso appena vedete la vostra ombra. Vergognatevi cantautorucoli da baci perugina, andate a ritirare le targhe Tenco, mentre Tenco vomita dal disgusto».
Questa la prima parte del testo della canzone: «Provano l’amore ma ci si oppongono / Non sono nati cattivi / Lo sono diventati / Illudono i buoni di esser come loro / In quei brevi improvvisi che sono paradisi / Ti si concedono per quel che ti sottraggono / Un momento prima che sia vero / I cattivi amano il silenzio e “la pace” / Perché non c’è dissenso e presenza di vita / I cattivi confondono la quiete con la morte / Infatti vivono per azzerare / Quindi non vivono per niente / Fosse per la logica / Non esisterebbero / Perché filosofia è sinonimo di vita / Di sforzo dell’umano per averla migliorata / Non c’è filosofo cattivo».
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