Il meglio di ‘Star Wars’ potrà sopravvivere al peggio dei suoi fan? | Rolling Stone Italia
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Il meglio di ‘Star Wars’ potrà sopravvivere al peggio dei suoi fan?

‘The Acolyte – La seguace’, l’ultima serie arrivata nella galassia lontana lontana, è stata cancellata dopo una stagione anche per la campagna di odio razzista che ha generato. Una costante negli ultimi progetti della saga, che non fa che renderne impossibili gli sviluppi futuri

Il meglio di ‘Star Wars’ potrà sopravvivere al peggio dei suoi fan?

Amandla Stenberg e Manny Jacinto in ‘The Acolyte – La seguace’

Foto: Lucasfilm Ltd.

Quando George Lucas nel 1977 inaugurò la sua epopea fantascientifica su una galassia lontana lontana, Star Wars si trasformò da una space opera a lungo termine nel franchise di fantascienza con i maggiori incassi di tutti i tempi. Dopo quasi cinquant’anni e una vendita al conglomerato dell’intrattenimento Disney, Star Wars non è solo un mondo a sé stante. Ci sono stati prequel, reboot, serie televisive stand-alone e un’aggiunta al parco a tema. Ma come per la maggior parte dei prodotti di pop culture, il fandom di Star Wars, soprattutto online, è stato invaso da voci aggressive, conservatrici e, in alcuni casi, incredibilmente razziste. Anche se la Disney non ha mai detto che queste voci hanno un impatto diretto sulla realizzazione delle serie, questa minoranza di devoti di Star Wars continua a limitare ciò che accetta come veri titoli a marchio Star Wars. Questi fan dicono che stanno lottando per il futuro di Star Wars. Ma se il loro infinito mondo di fantasia non può accettare storie che non riconoscono, alcuni dei fan che si autoproclamano i più grandi di tutti i mondi potrebbero chiudersi a qualsiasi sviluppo futuro. Ciò che è cristallino (kyber?) è che prima che Star Wars possa avere un’altra serie di successo, le voci più violente online devono rendersi conto che l’universo Star Wars a cui vogliono tornare non è mai esistito.

Gran parte del dibattito online su Star Wars si è concentrato sui più recenti progetti live action del franchise. Partiti nel 2019, questi titoli includono The Mandalorian, The Book of Boba Fett, Ahsoka, Obi-Wan Kenobi, Andor e, ora, The Acolyte – La seguace. Il mercato è stato sovraccaricato di storie, soprattutto quelle che si svolgono nello stesso arco di tempo, e i fan si sono francamente stancati. Ogni progetto ha avuto la sua diversa accoglienza e, soprattutto, i suoi specifici problemi. Tuttavia, i bassi punteggi del pubblico, gli sfoghi rabbiosi su YouTube e le lunghe discussioni su Reddit si riducono a una domanda: chi stabilisce cosa sia il vero Star Wars? Prima come film e poi come trilogia, Star Wars ha fatto capire agli spettatori che, anche quando erano concentrati su una serie di potenti gemelli e su un oscuro Impero, su ogni altro pianeta succedeva qualcosa. Questa libertà ha permesso di creare archi narrativi infiniti nel corso dei decenni. Ma se le possibilità sono state infinite, la pazienza dei fan non lo è stata affatto.

Prendiamo ad esempio la serie più recente, The Acolyte. Creata da Leslye Headland (Bachelorette, Russian Doll), la serie segue Mae e Osha Aniseya, una coppia di gemelle misteriose (entrambe interpretate da Amandla Stenberg) alle prese con un gruppo di Jedi. Quando Mae non riesce a portare a termine la sua formazione con il maestro Sith Qimir (Manny Jacinto), Osha prende il suo posto. La serie è una delle prime del suo genere: un’aggiunta a Star Wars che esplora sia la storia dei Sith sia il potenziale di una corruzione in cui i Jedi – i pilastri morali della galassia – non sono nel giusto. Ma ben prima dell’inizio della serie, i fan online hanno criticato la scelta di Stenberg, definendo la serie una prova del fatto che la Disney si sta adeguando a un pubblico di “woke” attraverso la presenza di un maggior numero di persone nere nel cast. Hanno anche criticato la notizia che la serie avrebbe incluso personaggi queer, tra cui una congrega di streghe. Questa settimana, Deadline ha riportato che la Disney ha cancellato la serie dopo una sola stagione. I fan contrariati hanno festeggiato, definendo la serie irrispettoso dei film originali e semplicemente non lo Star Wars che amavano. Elon Musk, proprietario di X, ha addirittura festeggiato la notizia della cancellazione di The Acolyte, twittando una parafrasi della frase: “Go woke, go broke”.

The Acolyte: La Seguace | Trailer Ufficiale | Dal 5 Giugno su Disney+

La Disney non ha rilasciato alcuna dichiarazione sui motivi della cancellazione di The Acolyte e i rappresentanti di Disney e Lucasfilms non hanno risposto alla richiesta di commento da parte di Rolling Stone. La serie è stata accolta in modo contrastante, con apprezzamenti per le interpretazioni di Jacinto, Stenberg e Lee Jung-jae, ma critiche per il sovraccarico della trama e la brevità degli episodi. Tuttavia, è fin troppo facile immaginare come un prodotto dal budget già molto alto (oltre 100 milioni di dollari, secondo Deadline) possa essere più facile da abbandonare del tutto piuttosto che affrontare il potenziale di un’altra stagione poco riuscita e mal accolta.

Ma un altro aspetto che non può essere scisso dal fandom moderno è il razzismo e il sessismo quasi costante che i protagonisti di etnia non caucasica ricevono quando vengono scritturati in progetti legati a Star Wars. Stenberg ha raccontato che dopo il casting è stata bombardata da molestie razziste. “È stato molto doloroso per me. Non è qualcosa a cui credo ci si possa preparare emotivamente”, ha dichiarato a The View. “Accogliamo con piacere le critiche allo serie quando si tratta di narrazione o di performance. Ma quando si tratta di minacce di morte – un linguaggio razzista orribile e violento – per me è inaccettabile”.

Anche la star di Kenobi, Moses Ingram, ha dichiarato che alcune persone l’hanno minacciata di morte quando si è unita al progetto di Star Wars. “Non c’è niente che nessuno possa fare al riguardo. Non c’è niente che nessuno possa fare per fermare questo odio”, ha scritto Ingram su Instagram. La stessa cosa è successa a Kelly Marie Tran quando è stata scritturata per Gli ultimi Jedi. “Se qualcuno non capisce me o la mia esperienza”, ha detto, “non dovrebbe essere mio compito dover interiorizzare la loro misoginia o il loro razzismo o tutto il resto”. John Boyega ha ricevuto così tante critiche razziste quando è stato scelto come protagonista di Star Wars – Il risveglio della Forza che ha affermato che i dirigenti della Disney lo hanno escluso da altri film per placare i fan bianchi più accaniti. La Disney non ha risposto a questa affermazione all’epoca, ma da allora è stata più esplicita attraverso le pagine ufficiali di Star Wars sui social media quando i nuovi membri del cast hanno ricevuto minacce di morte.

Questo contraccolpo di razzismo, sessismo e abuso online sembra riguardare tutti i progetti di Star Wars, in particolare quelli con protagonisti neri. Ma quando gli opinionisti online criticano Star Wars per aver intrapreso una direzione “woke”, ignorano il potere che esiste già nel materiale di partenza. Lucas stesso ha sottolineato le sue scelte intenzionali di rendere le donne potenti e di alto rango parte integrante del successo di ogni film. “Chi pensate che siano gli eroi di queste storie? Cosa pensate che fosse la Principessa Leila? È il capo della ribellione. È lei che prende questo ragazzino che non sa nulla e questo ragazzo sbruffone che non sa fare nulla e cerca di salvare la ribellione con questi pagliacci”, ha detto Lucas a maggio al Festival di Cannes. “Ed è la stessa cosa con la Regina Amidala”. Ha anche respinto l’idea che il suo mondo sia stato creato solo per gli uomini bianchi. “La maggior parte delle persone sono alieni! L’idea è che si debba accettare le persone per quello che sono, che siano grandi e pelose o che siano verdi o altro”, ha aggiunto. “L’idea è che tutte le persone sono uguali”.

Ma ciò di cui i fan più accaniti non si rendono conto è che stanno creando uno spazio in cui anche il più vero dei fan di Star Wars non vorrebbe partecipare. Siamo realisti. Se pensaste di poter realizzare il prossimo grande progetto di Star Wars, ma sapeste che il vostro lavoro potrebbe essere criticato semplicemente per aver scelto una persona nera, investireste il vostro tempo lì? O se foste un attore black a scegliere tra due ruoli in cui credete, scegliereste quello che è accompagnato da una campagna di odio quasi garantita? I fan di Star Wars che chiedono a gran voce un ritorno agli originali non stanno solo dicendo sciocchezze, ma stanno rovinando le loro possibilità di vedere il franchise che amano crescere in modo significativo. Star Wars è una galassia piena di scelte infinite, battaglie e persone che cercano di fare la differenza. I fan più rumorosi in questo momento non stanno solo ignorando volontariamente la visione originale di Lucas. Stanno anche rimpicciolendo i loro mondi.

Da Rolling Stone US