C’è un pezzo del mondo di David Gilmour nel video di Luck and Strange che ha pubblicato oggi. La canzone si basa su una session che si tenne nel gennaio 2007 nel fienile di Gilmour riadattato a studio a cui ha partecipato anche Richard Wright, il tastierista dei Pink Floyd. Le prime immagini provengono proprio da quelle session e sono alternate a riprese in bianco e nero recenti dell’esecuzione in studio e da filmati privati, con la famiglia Gilmour che passeggia in spiaggia.
«Non ci avevo riflettuto bene, là dentro si gelava», ci ha detto Gilmour a proposito della session del 2007. «Abbiamo comunque passato un quarto d’ora su questo riff che avevo scritto alla chitarra a cui si sono uniti tutti, uno alla volta».
Quando ha cominciato a lavorare all’album, il chitarrista ha tirato fuori e riadattato quel pezzo, trasformandolo nella title track del suo nuovo album. «Avevo dimenticato quanto fosse profonda. Dentro ci senti lo stile di Richard. Era un tipo vero, adorabile, creativo. Persone così non nascono tutti i giorni». La jam è presente in Luck and Strange come bonus track.
L’idea del testo, ha detto Gilmour, «è che noi baby boomer, noi generazione del dopoguerra si pensava che tutte le guerre fossero finite. Pensavamo che avremmo vissuto una sorta di età dell’oro. Il nostro primo ministro di allora, Harold Macmillan, disse una farse celebre: “Non è mai andata così bene”. È stato bello vivere quel periodo e anche tutta la gente che faceva parte delle rock band, i tour, è stata una cosa bellissima, meravigliosa. Ma l’epoca che stavamo vivendo era la norma o è stato solo un momento che è passato o sta passando? Io e Polly tendiamo a guardare le cose in modo critico e quindi crediamo si stia tornando a un’epoca buia. Com’è che la chiamano, post verità?».