Quando i Jane’s Addiction si sono rimessi assieme nel 2023, il chitarrista Dave Navarro non era sul palco, sostituito prima da Troy Van Leeuwen (Queens of the Stone Age), poi da Josh Klinghoffer (Red Hot Chili Peppers, Pearl Jam). Il motivo era il long Covid, come ha spiegato Navarro in questa intervista. Visti i precedenti, molti fan hanno pensato che fosse per colpa della droga.
E invece è proprio Navarro il musicista più lucido, quello che sta uscendo meglio dal fattaccio brutto dei Jane’s Addiction, l’adulto nella stanza. Mentre la band diffondeva un comunicato generico sulla fine del tour («la band ha preso la difficile decisione di prendersi una pausa»), lui, il bassista Eric Avery e il batterista Stephen Perkins dicevano molto chiaramente che il problema era il perdurare del «comportamento e i problemi di salute mentale di Perry Farrell» e la «preoccupazione per la sicurezza sua e nostra», aggiungendo che «siamo profondamente dispiaciuti per non essere in grado di soddisfare i fan che hanno già comprato i biglietti. Non vediamo alcuna soluzione che possa garantire un ambiente sicuro sul palco o che ci permetta di offrire un grande show ogni sera».
Ieri Navarro ha spiegato, citando Foglie d’erba del poeta Walt Whitman, che a volte bisogna accettare la fine delle cose e «la lezione magica impartita dal dolore piuttosto che cercare di evitarlo e rimanere in un stato di perenne insoddisfazione». In altre parole: è inutile insistere tentando di «riscrivere, aggiornare e ampliare» la propria opera, come fa una band che si riunisce.
Ora, dopo la pubblicazione di True Love, secondo inedito dei Jane’s Addiction post reunion, Navarro è tornato sull’argomento. «Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per questa canzone, ma sono parimenti intristito dal fatto che probabilmente non la sentirete mai dal vivo», una considerazione molto franca sullo stato della band, che in ogni caso non ha annunciato lo scioglimento, ma solo una pausa. È improbabile insomma che li ri riveda assieme su un palco.
«Vorrei anche scusarmi pubblicamente con la nostra crew, con i Crawlers e i Love and Rockets e i loro team», ovvero le band che aprivano i concerti dei Jane’s Addiction. «Grazie per essere stati i nostri compagni di viaggio. Mi addolora sapere che le cose sono andate a finire in questo modo e che si sono persi tanti posti di lavoro. Che tutti i nostri cuori possano guarire tutti assieme».
Lunedì scorso in una storia di Instagram Navarro aveva definito i Love and Rockets «i miei eroi» dicendosi grato «di avere avuto la possibilità di suonare sul loro stesso palco, un vero onore» nel corso di un tour che «era iniziato in modo magico».
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