Drogata, legata e stuprata negli studi di registrazione: un’altra donna accusa Sean “Diddy” Combs | Rolling Stone Italia
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Drogata, legata e stuprata negli studi di registrazione: un’altra donna accusa Sean “Diddy” Combs

Si chiama Thalia Graves e ha fatto causa al rapper e discografico per fatti risalenti al 2001. Diddy e la sua guardia del corpo avrebbero poi fatto circolare il filmato dello stupro

Drogata, legata e stuprata negli studi di registrazione: un’altra donna accusa Sean “Diddy” Combs

Sean Diddy Combs

Foto: Shareif Ziyadat/Getty Images

Un’altra donna ha accusato Sean “Diddy” Combs di violenza sessuale. Si tratta di Thalia Graves ed è l’undicesima a fare causa al fondatore della Bad Boy Records. I fatti risalirebbero al 2001, quando Combs e un ex bodyguard avrebbero drogato, legato e stuprato Graves negli studi di registrazione di Diddy a New York, Daddy’s House. Il tutto sarebbe stato filmato e sarebbe stato venduto, scrive Rolling Stone, che ha ottenuto il testo dell’azione legale.

«Il trauma della violenza ha influito sul mio benessere psichico. Ho un disturbo post-traumatico da stress, la depressione e l’ansia. Ho come delle cicatrici emotive. È stato molto difficile per me fidarmi degli altri, stringere relazioni sane o sentirmi al sicuro», ha dichiarato Graves in una conferenza stampa, ieri, a una settimana dall’arresto di Combs. «Sono contenta che sia stato affidato alla giustizia». Al momento, Diddy è in custodia in attesa del processo e senza possibilità di uscita su cauzione.

Graves avrebbe conosciuto Combs nel 1999 attraverso un ex compagno, executive della Bad Boy. Da lì avrebbe visto Diddy più volte e sarebbe stata spesso invitata alle feste a casa dell’artista. Avrebbe fatto inoltre spesso visita al compagno mentre lavorava agli studi della Bad Boy.

Le cose sarebbero precipitate alla richiesta di Combs di incontrare Graves per discutere di alcuni supposti “problemi” nel rendimento lavorativo del fidanzato. Graves accettò e qualche ora dopo Combs arrivò a prenderla a casa sua a bordo di un SUV guidato da una delle sue ex guardie del corpo, Joseph Sherman. A Graves è stato offerto in auto un bicchiere di vino. Quando sono arrivati agli studi aveva cominciato a sentirsi «fisicamente debole, con la testa che girava». Avrebbe poi perso conoscenza.

Al risveglio, Graves si sarebbe trovata nuda e legata, con le mani strette dietro la schiena. Ha cercato di chiamare aiuto, ma Sherman le ha spinto la faccia contro un tavolo da biliardo. Si legge nel testo dell’accusa: «Poco dopo, Combs entrò nudo nella stanza. Poi piegò Graves sul tavolo tanto da farle rimanere i piedi a mezz’aria e la spinse sotto di lui con la forza, penetrandola analmente senza il suo consenso».

Graves avrebbe perso di nuovo conoscenza. Quando si è ripresa, si sarebbe trovata con Sherman che la schiaffeggiava e che la forzava ad atti di sesso orale.

Graves non ha denunciato immediatamente il fatto per paura delle possibili ripercussioni. Negli anni a seguire ha cambaito più volte domicilio e ed è stata minacciata da Combs e Sherman, così ha dichiarato, perché tenesse la bocca chiusa. Nel novembre 2023, poco dopo le accuse di Cassie a Diddy, l’ex fidanzato di Graves le avrebbe confermato l’avvenuta registrazione dello stupro, e che «Combs e Sherman avevano l’abitudine di registrare atti sessuali non consensuali con donne e di rendere poi pubblici quei video, anche spacciandoli e vendendoli per filmati porno».

Intanto, dopo essere stato messo sotto osservazione perché ritenuto a rischio suicidio mentre in custodia, Diddy avrebbe sviluppato «paranoie» legate all’essere avvelenato, e per questo avrebbe smesso di mangiare.

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