Il report di Tony Effe al Forum | Rolling Stone Italia
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Tony Effe al Forum: quando la trap è questione di addominale

L’ex Dark Polo Gang arriva a Milano dopo un’estate da ‘Icona’ per un live che diventa una celebrazione del nuovo maschio alpha. Tra ‘GTA’ e ‘Cioè’, il gangsta di questa stagione veste ancora in Auto-Tune

Tony Effe al Forum: quando la trap è questione di addominale

Tony Effe al Forum di Milano

Foto: Jacopo Ciampanelli

Un segnale di quello che sarebbe stato il primo palazzetto milanese di Tony Effe ce lo dà il banchetto del merchandising all’ingresso del Forum: felpe, cappellini e t-shirt con la scritta “I Love Tony”, cuore e lettering tipo poster di Cioè – esiste ancora, anche nell’era TikTok – ovvero il culto della personalità a misura di adolescente, ma anche metamorfosi del trapper, da ombra nascosta sotto il cappuccio di felpe oversize a icona – Icon appunto, come il titolo del suo album – che fa del proprio corpo il messaggio in una performance di strip-tease apparecchiata su un palco a mo’ di night club, luci al neon fucsia, giallo, azzurro, un dj in ombra al lato destro e un videowall che fa zoom sui dettagli: addominali da personal trainer tutto boxe e proteine, una collana grande come una cintura dei pesi massimi, ma soprattutto il volto di Tony, «neorealismo romano in purezza, ricciolini compresi» così lo aveva descritto l’amico e collega Carlo Antonelli, il sopracciglio curato, il broncio da modello, la mascolinità vaporosa come negli spot dei profumi anni ’80.

Foto: Jacopo Ciampanelli

Più ormoni che energia, più coolness che show, Tony Effe è un animale da palco selvatico, niente zompi e balletti, niente grida o ammiccamenti, sedato un po’ dagli eccessi di gioventù un po’ per posa, non fa il piacione simpatico, non ne ha bisogno. “Non volevo ma lo sono, Tony, iconico” rappa con quella voce bassa e bollente, svogliata al limite della strafottenza, così forte da bucare pure l’auto-tune. Ed è proprio quella voce ipnotica a rendere onirico e persuasivo quello che con altre tonalità potrebbe essere addirittura comico, ovvero il fantasy gangsta dei sui pezzi su borsette, spaccio, crudité, troie e banconote. Del resto la trap e la realtà sono come la ragazza che racconta in Sesso e Samba: “mi piace come sei fatta, naturale ma rifatta”.

Solo qui, nel mondo vero ma rifatto, possono convivere le hit da strada della Dark Polo – con sul palco gli altri reduci un po’ meno fortunati Wayne, Pyrex e Side – e le hit da classifica Miu Miu e Taxi sulla Luna, senza cambi d’atmosfera, perché l’atmosfera la dà sempre Tony, come un direttore d’orchestra che senza bacchetta, ma con vari microfoni customizzati per l’occasione, fa entrare i vari strumenti, le voci dei tanti, tantissimi ospiti, perché l’importante è esagerare – “sette donne di servizio/ due milioni nel soffitto” canta in Fashion – altrimenti mica facile essere iconico, da solo su un palco. C’è da notare però che la parata di guest, da Ghali a Sfera passando per Lazza, Gué, Anna e Tedua, poco aggiunge in termini di spettacolo a uno show a uso e consumo dei fan dell’ex DPG, moltissime ragazze e giovani “maschi Tony”, un’evoluzione estetica del maschio alfa, che alla richiesta del trapper di fare dei cerchi per pogare, come nei concerti di Travis Scott, rispondono timidamente, sia mai che si metta in disordine l’outfit.

Foto: Jacopo Ciampanelli

Del resto che il mondo raccontato da Tony Effe venga “giocato”, come nei livelli di GTA sulla Playstation, dai suoi fan si legge anche in uno dei tanti cartelli inquadrati dalle telecamere del Forum “Tony comprami la felpa”, altro che borsa Prada, costa comunque più di cinquanta euro.
Alla fine manca all’appello solo Chiara, pezzo frutto del noto dissing con Fedez, forse troppo “naturale” per essere “rifatto”.

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