È morto Phil Lesh, bassista e co-fondatore dei Grateful Dead | Rolling Stone Italia
RIP

È morto Phil Lesh, bassista e co-fondatore dei Grateful Dead

Si è spento «serenamente questa mattina circondato dalla famiglia e pieno d’amore», recita il messaggio pubblicato sui social del musicista. Aveva 84 anni

(da USA) Phil Lesh

Phil Lesh nel 1978

Foto: Ed Perlstein/Redferns/Getty

Phil Lesh, il musicista co-fondatore dei Grateful Dead il cui modo non convenzionale di suonare il basso ha segnato i momenti più sperimentali della band, è morto venerdì all’età di 84 anni.

La morte di Lesh è stata annunciata sui social media: «Ci ha lasciati serenamente questa mattina. Era circondato dalla sua famiglia e pieno d’amore. Phil ha portato immensa gioia a tutti coloro che lo conoscevano e lascia in eredità musica e amore. Chiediamo di rispettare la privacy della famiglia Lesh in questo momento». Non è stata resa nota alcuna causa della morte.

A partire dalla prima incarnazione della band, i Warlocks, Lesh ha allacciato una collaborazione trentennale con Jerry Garcia. Tra i suoi meriti, l’aver favorito l’inclinazione all’improvvisazione del gruppo, le sperimentazioni elettroniche e gli intermezzi improvvisati durante i concerti. Dopo la morte di Garcia e lo scioglimento del gruppo nel 1995, Lesh ha continuato a suonarne la musica dal vivo, collaborando in diverse configurazioni con ex membri della band e formando varie incarnazioni di Phil Lesh and Friends da dove sono passati molti musicisti d’ogni generazione amanti del rock improvvisato.

 

 
 
 
 
 
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Philip Chapman Lesh, il membro più anziano dei Dead, è nato il 15 marzo 1940 a Berkeley, California. Il padre riparava macchine per ufficio, i genitori erano co-proprietari di una attività di riparazioni. A scuola suonava viola e tromba, col tempo si è interessato alla composizione più che all’esecuzione. All’Università di Berkeley ha fatto amicizia con Tom Constanten (che per un certo periodo è stato anche tastierista coi Dead), ma ha abbandonato gli studi nel primo semestre. Con Constanten ha seguito un corso tenuto dal grande compositore d’avanguardia italiano Luciano Berio al Mills College, dove ha incontrato Steve Reich, futuro esponente del minimalismo, con cui ha collaborato per un happening musicale intitolato Event III/Coffee Break.

Nel 1959 ha incontrato Garcia a una festa in una casa della Bay Area, dove è arrivato, scriveva nel 2005, «come guidato da una mano invisibile». Dopo un nuovo incontro alla fine di un concerto dei Warlocks nel 1964, Garcia lo ha invitato a entrare nella band come bassista, uno strumento che non aveva mai suonato. Il suo primo concerto coi Warlocks è stato al Bikini A-Go-Go di Hayward, in California, l’anno dopo. Ribattezzatisi Grateful Dead, sono diventati la resident band dei famosi Acid Tests di Ken Kesey. Lesh, fermo sostenitore degli psichedelici come prova dell’esistenza di «un regno spirituale», è stato profondamente influenzato da quelle serate in cui veniva abbattuta la barriera tra band e pubblico.

Secondo Lesh, i Grateful Dead facevano «musica da camera elettrica». La sua influenza principale era lo stile contrappuntistico di Johann Sebastian Bach (la relazione tra due voci musicali indipendenti, ma interdipendenti). Quando non lanciava le sue famose bass bombs, Lesh suonava il basso come una chitarra, spesso col plettro e spesso da strumento solista. Gli anni ’60 sono stati un periodo di intensa sperimentazione per il gruppo, soprattutto con il secondo album Anthem of the Sun, in cui Lesh ha suggerito di sovraincidere più versioni dal vivo di The Other One e di lasciarle divergere. «Provo nostalgia per quell’epoca da ranger psichedelico, quando suonavamo Anthem dal vivo per intero», raccontava a Rolling Stone nel 2014. «Era apocalittico, ogni volta».

Tra i pezzi che ha scritto per i Dead, i capolavori psichedelici sono Box of Rain e Unbroken Chain. Ha contribuito alle parti alte delle armonie vocali a quattro che la band ha perfezionato in Workingman’s Dead e American Beauty, ma con il tempo ha lasciato che fossero altri a cantare, nonostante il pubblico chiedesse spesso che a cantare fosse lui. Nel 1975, ha suonato un basso elaborato elettronicamente in Seastones del musicista elettronico Ned Lagin.

Grateful Dead - Unbroken Chain - March 19, 1995 [1080p HD Remaster]

Anche se la vita in tour non esercitava più il fascino di una volta, Lesh ha continuato a suonare con i Dead negli anni ’80, un periodo difficile per via dei problemi di droga all’interno della band, e negli anni ’90 fino alla morte di Garcia. «Jerry era il fulcro», disse a Rolling Stone, «noi eravamo i raggi, la musica il battistrada».

Nel 1998, è stato sottoposto a un trapianto di fegato a causa dell’epatite C contratta decenni prima. L’operazione l’ha portato a diventare un forte sostenitore della donazione di organi. Ha superato un cancro alla prostata nel 2006.

Un concerto acustico del 1994 con alcuni membri dei Grateful Dead è stato pubblicizzato come Phil Lesh and Friends, nome che ha poi usato per le sue performance con un cast musicale in continua evoluzione per il resto della carriera (il debutto post-Dead del 1999 del gruppo includeva Trey Anastasio e Page McConnell dei Phish; Lesh ha pubblicato anche tre album di rock improvvisato sotto questo nome).

Negli anni 2000, Lesh ha suonato occasionalmente con gli ex compagni in altre formazioni dedicate ai Grateful Dead come gli Other Ones, i Dead e i Furthur, dove c’era anche Bob Weir. Nel 2005 ha pubblicato l’autobiografia Searching for the Sound: My Life With the Grateful Dead.

Grateful Dead - Box Of Rain (Philadelphia, PA 7/7/89)

Con la moglie Jill, sposata nel 1984, ha aperto nel 2012 il Terrapin Crossroads, un ristorante e locale a San Rafael, California. I figli Grahame e Brian suonano nella house band, col padre che li accompagnava di quando in quando nelle serate di karaoke live dedicate ai Dead.

Lesh e i Dead hanno festeggiato il cinquantesimo anniversario nel 2015 con una serie di concerti intitolati Fare Thee Well a Chicago. Con loro c’era Anastasio. «Phil era come un padre per me. Mi sento molto fortunato a poterlo dire», dice oggi il promoter di quei concerti Peter Shapiro. «È una grande lezione vivere la vita il più possibile, Phil l’ha fatto, e sono fortunato ad aver potuto condividere con lui così tanti concerti, con il suo basso magico e la sua energia pazzesca».

In quello stesso anno Lesh ha rivelato di avere un cancro alla vescica. «Sono sempre aperto alla novità», diceva a Relix nel 2010. «Vedi, la musica è infinita. Ci sono infiniti modi per farla, infiniti melodie che possono accompagnare una progressione I-IV-V. È davvero infinita, non c’è pavimento, non c’è soffitto».

Da Rolling Stone US.

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