È morto a 78 anni Cesare Bonizzi, in arte Fratello Metallo. La conferma arriva da Cesare “Red” Zanotti, ex membro della band del frate.
Bonizzi era nato a Offannengo (provincia di Cremona) nel 1946, per poi entrare in convento a 29 anni, nel 1975, nell’Ordine dei Frati Cappuccini Minori. Negli anni ’80, mentre prestava assistenza spirituale ai tranvieri dell’ATM di Milano, ha scoperto la sua passione per la musica, cominciando a comporre canzoni per i suoi assistiti.
A partire dagli anni ’90, Bonizzi ha cominciato a usare sistematicamente la musica come veicolo di preghiera e diffusione della fede cristiana. Nl 1990, dopo aver assistito a un concerto dei Metallica, si avvicina alla musica metal, che presto divenne suo genere di elezione, che usa per accompagnare il suo messaggio cristiano. Da lì il nome d’arte Fratello Metallo, con il quale ha calcato il palco anche del Gods of Metal.
La sua produzione, che ha spaziato tra i generi, consiste di 16 album registrati in studio, tra cui Misteri. Intervistato dal Corriere della sera, nel 2023 si era definito predi-cantore e ha spiegato perché a un certo punto non ha più voluto fare metal e si è allontanato dal suo personaggio. «Stava per essere pubblicato l’album Metallo. Io volevo che la mia foto fosse in secondo piano rispetto alla scritta “Fratello è il Metallo”. Una scelta metaforica: l’heavy metal è il mezzo, il fine è dire che la vita è straordinaria usando registri meno comuni. Insomma, non ero io il personaggio! Invece mi fanno vedere la copertina e la mia faccia sta lì, enorme».
E ancora: «Mi hanno fatto diventare un fenomeno da baraccone. Un amico appassionato di immagini sacre un giorno mi manda un quadro trovato in Brianza: era stata usata la mia immagine per farci un Sant’Antonio del Porcello. È stato un insieme di cose, più o meno nello stesso periodo. Bisognava darci un taglio».