Marracash, la recensione di ‘È finita la pace’ | Rolling Stone Italia
Ho venduto la Tesla

Marracash è l’unico artista pop italiano che ha il coraggio di dire cosa pensa

Lo conferma nel nuovo album (uscito stamattina a sorpresa) ‘È finita la pace’, in cui rivolge uno sguardo acuto e rime taglienti verso il "governo di fasci”, i “casi umani da Cruciani” e il conformismo odierno. La nostra recensione

Marracash è l’unico artista pop italiano che ha il coraggio di dire cosa pensa

Marracash

Foto: Andrea Bianchera

Se i bambini e i ragazzetti oggi ascoltano solo trap, Marracash decide di abbandonarla del tutto, riprendendo il mano il rap e campionando la canzone italiana, Ivan Graziani e i Pooh. Se la trap è il telegiornale – più Tg4 che quello di Mentana – che fotografa la realtà semplificandola, Marra è l’approfondimento: Micromega, un po’ di Byung-Chul Han pensiero (nel senso del filosofo coreano), Recalcati con più swag e meno retorica.

Dopo aver ascoltato questo nuovo settimo album, possiamo dire che a Marra piace giocare difficile, soprattutto se l’obiettivo – centrato! – è quello di fare un disco pop, da classifica, per tutti, rendendo accessibile un discorso piuttosto complesso. Ma questa sua necessità di capire il mondo non è una posa, è un conflitto – nella miglior tradizione hip hop – tutto suo, per cercare un luogo della mente dove stare bene con se stesso, come svela nell’ultimo brano del disco, Happy End appunto: da bravo maestro di cerimonie ci invita a lasciare la comfort zone di tormentoni estivi tutto l’anno per farci entrare nella sua di comfort zone, altrettanto accessibile e a tempo.

Marracash - CRASH (Lyric Video)

Che poi sia una delle migliori penne del rap italiano – se non la migliore – questo già lo sapevamo ed È finita la pace ne è la certificazione di platino: provateci voi a fare un pezzo politico come Crash in cui parla di “governo di fasci che dice frasi preistoriche”, di “casi umani che fanno passaggi da Cruciani” e di Musk (“fuck Evil Musk, ho venduto la Tesla”) senza mai il rischio di essere cringe, o pedante, facendoci travolgere dal ritmo più che dalla rabbia; oppure una canzone sul lavoro di merda e mal pagato come Factotum, roba da cantautore 3.0, oggi che sono spariti pure quelli senza l’aggiornamento del software alla contemporaneità.

Certo, pur essendo l’ultimo capitolo della trilogia, con È finita la pace siamo in un territorio diverso da Persona: Marra è passato dall’autofiction, dal racconto della sua vita e dei suoi guai, a un romanzo sociale (nota per il lettore: siamo nella metafora, è un disco rap, non vi spaventate) godibile e avvincente per i suoi coetanei, la Generazione X, sicuramente stimolante per i Millennials, ma sono curioso di vedere come lo valuterà la Gen Z, che oggi comunque ha avuto il suo contentino con il drop dell’album di thasup, nella mia bolla completamente oscurato dall’uscita a sorpresa del disco di cui sto scrivendo.

A proposito di bolle, nella cover fatta da Mecna il nostro è dentro un bolla, in Crash rappa “non serve una bolla per vedere che tutto è piatto” e nella cartella stampa parla del disco come di una “bolla in cui ci si può immergere e sentirsi in uno spazio condiviso, senza intromissioni esterne perché è un disco senza featuring”. Qualche maligno potrebbe commentare che Marracash ha definitamente abbandonato la strada da cui veniva per rifugiarsi in una bolla di successo, ma in realtà la strada di oggi sono i social e internet e su questi il rapper ha lo sguardo lucido e affilato del reporter d’assalto, contro il conformismo da rete Marra rimane il public enemy number one, come si diceva una volta.

Il patentino di Kendrick Lamar italiano se l’è guadagnato sul campo, anche a costo di esaurimenti nervosi e insonnia, perché per far quadrare complessità e pop c’è da rimanere svegli tutte le notti. Ma l’analista o lo psicologo non servomo più come ai tempi di Crudelia, Marracash cammina da solo e anzi si propone come guida per gli altri, manuale di auto aiuto boom-bap. E, visto i tempi difficili – di guerra dentro e fuori – che viviamo, ce n’era proprio bisogno.

Altre notizie su:  Marracash