Emis Killa è indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere nell’ambito dell’indagine sugli ultras milanesi. È stato anche emesso un daspo che vieta per tre anni l’ingresso in tutti gli stadi al rapper, che dall’11 febbraio parteciperà al Festival di Sanremo con Demoni.
Il cantante, riporta il Corriere della Sera, è stato iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta “Doppia curva” della Direzione distrettuale antimafia che a settembre ha portato all’applicazione di misure cautelari nei confronti di esponenti di spicco delle curve di Milan e Inter.
Non ci sono altri dettagli. Si sa da tempo che il rapper ha avuto rapporti con Luca Lucci, capo ultrà del Milan che è stato arrestato. Oltre ad avere una compartecipazione nel franchise di barberia/tatuaggi Italian Ink con l’ultrà Fabiano Capuzzo, a sua volta arrestato a fine settembre, Emis Killa era presente all’aggressione di uno steward all’esterno di San Siro poco prima della partita Milan-Roma dello scorso 11 aprile. Un addetto ai tornelli aveva cercato a impedire a due tifosi di entrare con un solo biglietto, l’intervento dei poliziotti della Digos aveva evitato che il pestaggio avesse conseguenze peggiori.
Sempre secondo il Corriere, il rapper era presente in uno skybox di San Siro per assistere a Milan-Torino assieme a Lucci a cui i giudici avevano permesso di tornare allo stadio dopo anni. Il 26 dicembre 2022 Emis Killa ha partecipato a una cena di natale a casa di Lucci. «Al suo fianco» scrive il Corriere «ci sono altri ultrà-criminali che finiranno in carcere: Islam Hagag, amico stretto del “collega” Fedez, Luciano Romano, Fabiano Capuzzo, Rosario Calabria (legato alle cosche calabresi) e Daniele Cataldo, accusato ora del tentato omicidio del “rivale” di Lucci, Enzo Anghinelli nel 2019. Le stesse persone con cui il primo aprile 2023 Emis Killa viene fotografato a Cologno Monzese fuori dal bar gestito da Lucci. Sui social invece sfoggia fotografie con altri personaggi considerati dagli inquirenti vicini alle cosche calabresi come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli».
A inizio ottobre il giudice per le indagini preliminari aveva parlato anche delle «relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale» di Lucci. Tramite i rapporti con artisti – i nomi citati erano quelli di Lazza, Tony Effe, Cancun, Guè, Emis Killa – ha potuto «aumentare in maniera esponenziale e con pochissimi controlli i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti», in particolare in Calabria.
Per ora Emis Killa non ha commentato la notizia.