Sanremo 2025, Carlo Conti annuncia che il testo di ‘Bella stronza’ sarà «adattato ai tempi» | Rolling Stone Italia
Il Festival che verrà

Sanremo 2025, Carlo Conti annuncia che il testo di ‘Bella stronza’ sarà «adattato ai tempi»

Il conduttore e direttore artistico del Festival ha fatto capire che venerdì prossimo non ascolteremo le parti più controverse del duetto tra Fedez e Marco Masini. E su Tony Effe: «Un figliol prodigo»

Sanremo 2025, Carlo Conti annuncia che il testo di ‘Bella stronza’ sarà «adattato ai tempi»

Fedez e Marco Masini

Foto: press (1), Cosimo Buccolieri (2)

Tira non sorprendentemente un’aria di normalizzazione al Festival di Sanremo. Secondo un’anticipazione di stampa, nella puntata di 5 minuti di Bruno Vespa che è stata registrata e andrà in onda stasera, il conduttore e direttore artistico Carlo Conti ha parlato di Bella stronza, la canzone del 1995 scelta da Fedez per la serata delle cover, da cantare in duetto con il co-autore e interprete originale Marco Masini.

La scelta di Fedez ha fatto parlare non solo in relazione alle vicende private del cantante (a chi sarà dedicata?), ma anche per il testo della canzone scritta da Masini con Giancarlo Bigazzi. In particolare due passaggi sono considerati inadatti alla sensibilità odierna tanto da sollevare dubbi sulla opportunità che venga interpretata al Festival.

Il primo passaggio è relativo a una possibile violenza fisica del narratore ai danni della ragazza: “Bella stronza / Che hai chiamato la volante quella notte / E volevi farmi mettere in manette / Solo perché avevo perso la pazienza / La speranza, sì, bella stronza”. L’altro è relativo all’idea presa in considerazione dal protagonista di violentare la ragazza: “Mi verrebbe di strapparti / Quei vestiti da puttana / E tenerti a gambe aperte / Finché viene domattina / Ma di questo nostro amore / Così tenero e pulito / Non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza / E allora ti saluto, bella stronza”.

A 5 minuti, Conti ha rassicurato tutti e parlando del duetto ha detto che «dovete ascoltarlo perché sarà una versione 2.0, una versione nuova di quel brano di Marco Masini. Sarà adattata ai tempi. Resterà quel titolo», lasciando intendere che non ascolteremo le parti più controverse del testo.

Contrariamente a quel che molti pensano, Bella stronza è stata al centro di polemiche già all’epoca. Anzi, se ne è discusso prima ancora che venisse pubblicata, quando una persona che ha ascoltato i provini ne ha parlato con un giornale locale. In un articolo del Corriere della sera del 1994, l’anno prima che uscisse, Masini e Bigazzi ne parlavano con la giornalista Gloria Pozzi. Il primo diceva «sono una persona sincera, che non interpreta un personaggio ma dice sempre quello che prova. Io scrivo canzoni esattamente come parlo. Oggi il linguaggio che parliamo noi ragazzi è questo», una difesa che ricorda da vicino le argomentazioni dei rapper di oggi.

Per Bigazzi, scomparso nel 2012, Bella stronza è «una canzone struggente e romantica, bellissima. Che non contiene nulla di offensivo. Racconta di una lei che dà l’addio al suo ragazzo, e lui che la paragona per bellezza “al sole e alla luna” cerca di trattenerla. Nasce dalla personale esperienza sentimentale di Marco e di tanti suoi amici». Lo stile suo e di Masini «è diretto, non utilizza metafore, offre uno spaccato del linguaggio comune dei giovani. Faccio questo mestiere da 32 anni, credo di sapere perfettamente se una parola ha una ragione d’essere in un testo oppure no. Cosa c’è da scandalizzarsi? Certo, 30 anni fa questa canzone l’avremmo intitolata Addio amore, ma oggigiorno…».

A proposito della partecipazione al festival di Tony Effe, che nelle scorse settimane è stato al centro di accese polemiche per certi testi e perciò prima invitato e poi escluso dal concerto di Capodanno del Comune di Roma, a 5 minuti Carlo Conti ha detto che «mi sono occupato della canzone che ho scelto per il Festival. Personalmente c’è una parabola che mi piace molto, quella del figliol prodigo».