L’halftime show di Kendrick Lamar è stato «un viaggio nel sogno americano» | Rolling Stone Italia
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L’halftime show di Kendrick Lamar è stato «un viaggio nel sogno americano»

L’esibizione raccontata dal team del rapper: l’auto sventrata, lo Zio Sam che vuole imbavagliare l’hip hop, la PlayStation, il doppio concerto, 1000 persone, 25 tir. «La domanda è: che cosa significa essere neri in America?»

L’halftime show di Kendrick Lamar è stato «un viaggio nel sogno americano»

Kendrick Lamar al Super Bowl

Foto: Gregory Shamus/Getty Images

Kendrick Lamar s’è guardato bene dal fornire qualche anticipazione del suo halftime show nei giorni precedenti il Super Bowl. Ad Apple Music ha però riferito del suo desiderio di raccontare «tutto il mio catalogo e tutta la mia storia musicale» ovunque si esibisca. Ora, grazie a interviste concesse al Wall Street Journal e a Wired dal team che ha lavorato allo show di ieri, sappiamo qualcosa di più del modo in cui queste idee hanno preso vita.

Mike Carson, che lavora con Lamar dal 2021, è il co-direttore creativo e production designer dell’esibizione al Super Bowl. «Devi creare in pratica due spettacoli», ha detto al WSJ a proposito dello show che deve funzionare sia per i tifosi presenti allo stadio, sia per i milioni di telespettatori a casa. Sono due esperienze diverse e lo si capisce ad esempio dalle differenze nel volume delle grida del pubblico nella diretta andata in tv e nei video girati allo stadio, ad esempio durante il momento “a minor”.

La canzone più attesa, Not Like Us, è solo un capitolo di una storia più ampia. Lamar ha fatto finta di cantarla due volte prima di eseguirla, ma per chiudere il set ha scelto un altro pezzo, ovvero TV Off con Mustard. L’ossatura della set list è formata da pezzi tratti dall’ultimo album GNX, nonostante le lamentele di chi avrebbe voluto sentire qualche vecchia hit in più. «Il punto però non era fare le hit», ha spiegato Dave Free, co-fondatore di pgLang. «Il tema centrale è l’America nera. Che aspetto ha l’America nera? Come si fa a controllare la conversazione su cosa significa essere neri in America rispetto all’idea che se ne ha nel mondo?». E in fondo, se volete ascoltare Alright e M.A.A.D City c’è sempre l’halftime show del 2022.

Chiamando Samuel L. Jackson a interpretare lo Zio Sam, il cui ruolo era cercare di sminuire il rap come forma d’arte, Lamar ha caricato la performance di altri significati. Il design dei quattro palchi richiamava i controller della PlayStation. «Un fatto simbolico, un modo per parlare ai ragazzi», secondo l’art director Shelley Rodgers. «In sostanza, voleva mostrare il suo viaggio, un viaggio nel sogno americano».

La GNX d’epoca su cui il rapper ha dato il via all’esibizione proveniva da un concessionario californiano. «Non è stato facile trovare quell’auto, specialmente dopo l’uscita dell’album», ha spiegato Rodgers. «Avremmo potuto usare la sua, ma non credo avrebbe apprezzato». Gli interni sono stati infatti sventrati. Non è stato facile nemmeno portare l’attrezzatura sul campo di gioco usando i soli tre metri dell’unico tunnel disponibile allo stadio. Secondo Wired, i palchi sono stati trasportati a New Orleans dalla California con 25 tir.

Per portare a termine l’impresa ci sono volute più di 1000 persone. Tra di essi, oltre 100 ballerini coreografati da Charm La’Donna, con Lamar al centro. «Volevamo che la performance avesse un elemento cinematografico e teatrale», ha detto Free. «Non c’è mai stata una performance del Super Bowl come questa».

Da Rolling Stone US.

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