Oscar 2025, i nostri pronostici: colonna sonora e canzone originale | Rolling Stone Italia
score business

Oscar 2025, i nostri pronostici: colonna sonora e canzone originale

Se lo score di Daniel Blumberg per ‘The Brutalist’ sembra non avere rivali, dopo il caso ‘Emilia Pérez’ la gara fra le canzoni è di nuovo aperta: e se alla fine la spuntasse la veterana (e finora mai “oscarizzata”) Diane Warren?

Oscar 2025, i nostri pronostici: colonna sonora e canzone originale

Selena Gomez in ‘Emilia Pérez’ di Jacques Audiard

Foto: Lucky Red

Miglior colonna sonora

Daniel Blumberg - Overture (Ship) | The Brutalist (Original Motion Picture Soundtrack)

Intanto, c’è un grande assente: Hans Zimmer. È stato infatti ritenuto dall’Academy che nella partitura composta per Dune – Parte due fosse troppo bassa la percentuale di musica inedita rispetto a quella già presente nel primo capitolo (per il quale l’Oscar l’aveva vinto tre anni fa). Il cavallo su cui puntare è dunque, fin dal primo momento, Daniel Blumberg, 35enne inglese ex frontman e chitarrista degli Yuck che ha all’attivo solo due colonne sonore: quella per The Brutalist è, ovviamente, la sua prima nomination. Ma lo score che ha scritto per il film di Brady Corbet è già il lavoro di un compositore più che maturo, riesce ad essere al tempo stesso classico e übercontemporaneo, ed è l’oggetto più interessante fra quelli candidati. Al “secondo posto” come probabilità di vittoria c’è Volker Bertelmann, che è tornato a collaborare su Conclave con Edward Berger dopo Niente di nuovo sul fronte occidentale, per il quale aveva vinto la statuetta due anni fa. E se la vittoria di Kris Bowers per il film d’animazione Il robot selvaggio sembra piuttosto difficile, le altre due colonne sonore candidate hanno infiammato il dibattito: quella di Wicked (by John Powell e Stephen Schwartz) perché non sarebbe granché “originale” rispetto al musical di partenza e quella di Emilia Pérez (firmata Clément Ducol e Camille) per il caso che ha travolto il film (ve lo spieghiamo meglio qui sotto). Sarà dunque quasi impossibile vederli trionfare nella notte del 2 marzo.

Miglior canzone originale

EMILIA PEREZ - EL MAL

Ce la farà Emilia Pérez a portare a casa almeno la statuetta che sembrava più sicura (oltre a quella alla supporting Zoe Saldaña)? Parliamo dell’Oscar per la miglior canzone originale, che sembrava destinato a un brano – by Clément Ducol e Camille – del musical di Jacques Audiard. Addirittura sono due i pezzi nominati: El mal (quello più papabile per il premio), cantato da Saldaña, e Mi camino, ovvero la canzone della scena del karaoke con Selena Gomez. Ma sapete cos’è successo: i vecchi (e controversissimi) tweet di Karla Sofía Gascón e la conseguente e rovinosa caduta di Emilia Pérez, che ora rischia di tornare a casa a bocca asciutta o quasi. Aprendo la strada a un perfetto “Hollywood tale“. Fra le original songs potrebbe infatti spuntarla, a questo punto, Diane Warren, l’autrice più nominata di sempre (16 candidature in totale) a non aver mai vinto un trofeo (se non si conta il premio alla carriera un po’ riparatore nel 2022). Quest’anno concorre con The Journey, una ballad classica scritta per il film bellico-femminista di Netflix The Six Triple Eight, con Kerry Washington. Pressoché impossibile la vittoria di Like a Bird, scritta da Abraham Alexander e Adrian Quesada per il dramma carcerario Sing Sing. E persino un veterano come Elton John – autore con Brandi Carlile, Andrew Watt e il fedele Bernie Taupin della title track del documentario Never Too Late – dovrà sicuramente cedere il passo, a questo giro. Ma del resto ha già vinto due volte: nel 1995 per Can You Feel the Love Tonight (dal Re leone) e nel 2020 con (I’m Gonna) Love Me Again (dal biopic Rocketman).